Cronaca

Trasloco Tribunale di Crema Altri 38mila euro a carico del Comune di Cremona

Seconda tranche di spesa per il contestato (dai cremaschi) trasloco degli uffici giudiziari da Crema a Cremona. A farsene carico è ancora una volta il Comune di Cremona, che nei giorni scorsi (la determina è del 6 novembre) ha stanziato ulteriori 38.250 euro per i pagamenti alla ditta Agliardi dei camion e degli addetti al facchinaggio. Parte di questo stanziamento servirà anche al trasporto dei faldoni degli archivi che 14 detenuti di Cà del Ferro hanno il compito di digitalizzare nell’ufficio Digit del carcere, trasferendo i faldoni su cd, garantendo in questo modo notevoli risparmi di spazio e di tempo. “Quella della digitalizzazione”, aveva spiegato a suo tempo il presidente del tribunale Ines Marini, “è una soluzione rivoluzionaria con una adesione entusiastica del ministro della Giustizia”. Già nel 2007 i detenuti cremonesi scansionarono 70mila pagine del processo sulla strage di Piazza Fontana poi riversate in un dvd. Questa non è la prima tranche di spesa relativa alle operazioni connesse al trasloco. Poco meno di 10mila euro erano stati  stanziati a settembre per l’avvio dei lavori di trasferimento; poi ad ottobre, altro stanziamento di 13.900 euro per l’acquisto e il montaggio, affidati sempre alla stessa ditta, di nuovi scaffali, per accatastare l’archivio. Scaffali della “lunghezza lineare di 1000 metri”. La stessa impresa segue anche, per il Comune di Cremona, tutte le operazioni di allestimento, montaggio e smontaggio di stand destinati ad eventi vari per l’ente locale. Le  spese per il funzionamento della Giustizia sono poste a carico dei Comuni per precise disposizioni di legge.

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