Politica

Primo candidato a sindaco per i 5Stelle All'attacco contro Pd e scelte sui rifiuti

Prima candidatura alle primarie per il sindaco dei 5 Stelle. E’ Alex Conti, portavoce cittadino del Movimento, “sindaco-operaio”, in caso di elezione, come lui stesso si definisce. Protagonista di un braccio di ferro giudiziario con Aem e con Keropetrol, per controversie sorte in seguito alla realizzazione del distributore di metano di via Postumia (Conti era socio delle due aziende), Conti si batte da sempre sul fronte ambientalista e della mobilità sostenibile ed è critico verso le politiche portate avanti dal Comune da almeno una decina d’anni.

“Ho deciso – scrive a proposito della sua candidatura – di candidarmi come Sindaco 2014 per la mia amata Cremona, gia’ avendo fatto molto per il Tpl a Metano in passato, ma ora ho visto nel mio Team del M5S Cremona ragazzi che non mirano alla poltrona ma a risultati concreti per ogni cittadino. Se passassi le primarie, la mia retribuzone netta non dovra’ superare lo stipendio di un operaio 1.250 euro netti; la rimanenza la utilizzerò per investire nel trovare Lavoro ai disoccupati. Io andro’ avanti s lavorare come manutentore a Verola perche’ fare Politica non deve essere un Lavoro”. Chiara anche la posizione sulla questione aperta dell’inceneritore, espressa in un comunicato a firma congiunta con il portavoce provinciale Luca Penzani: “Come sempre, il PD locale si mostra coerente (in linea con l’attitudine politica a livello nazionale) con la sua ambiguità, giusto per confondere poco poco i suoi elettori, ormai sempre più in difficoltà a trovare un alibi per le proprie scelte di voto. E’ ciò che è emerso con l'”affaire” inceneritore nell’incontro tenutosi al teatro Monteverdi venerdì scorso.

“Da una parte chi, come sempre sopraffatto dagli eventi, si affanna a rivendicarne il cambiamento… sì, ma non troppo, giusto a parole, sullo stile di Pippo Civati, il presunto estremista del partito, che poi alla prova dei fatti vota per le larghe intese nel 95% dei casi in Parlamento. Ora una corrente del PD, che vede in prima fila Maura Ruggeri, parla di porta a porta, di inceneritore che deve essere chiuso, di tariffa puntuale… ma toh, eppure all’epoca di Bodini e Corada avevano tutt’altra visione, forse perché non era ancora una moda e, si sa, le mode, quando arrivano, in genere non trasmettono entusiasmo e conformano le persone ad un’opinione diffusa che però non è la loro e forse non la sentono neanche propria. Giusto perché è figo ora farne parte e specie perché porta voti.

“Dall’altra parte, invece, la corrente degli anacronisti convinti (vedi Andrea Virgilio) che, per non essere tagliati fuori, accettano con sofferenza le nuove idee, ma puntualizzano l’importanza dell’inceneritore, che, a suo dire, avrebbe evitato l’emergenza rifiuti in Provincia… come se la salute delle persone non fosse affatto un problema da risolvere con urgenza. Poi le malattie tumorali, si sa, quando arrivano è solo per caso.  Dopo questo marasma incomprensibile di opinioni in salsa politichese – concludono Penzani e Conti – chiuderei con le parole stucchevoli di Matteo Piloni, nuovo segretario provinciale del PD, che chiosa con questa mirabile affermazione: “Il passato è passato. Noi ora siamo diversi, facciamo gli interessi della gente”. Perché, prima gli interessi di chi perseguivano? Forse, con questo lapsus freudiano, intendeva parlare della lottizzazione dei posti dirigenziali nelle partecipate del Comune? Così è più in linea con lo spirito del Partito Democratico, ma si ricordi che non si può cancellare la propria storia da un giorno all’altro, ci vogliono passaggi graduali. Per questo, consiglieremmo per il futuro di lottizzare un po’ meno, per non dare troppo nell’occhio e per evitare allo stesso tempo drastici cambiamenti, che turberebbero la grassa tranquillità dei potentati economici locali”

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