Lgh guarda a finanza e investimenti Discariche? 'Ben venga la loro redditività'
Lgh cerca di rafforzare la propria posizione nel mercato sempre più competitivo delle multiutilities e per farlo affronta tra l’altro la sfida dei mercati finanziari. In queste ore Franco Mazzini, amministratore delegato della Spa che vede tra i soci Aem, è impegnato in una ricognizione tra gli investitori internazionali per capire il grado di accoglimento dei bond che la società ha intenzione di emettere con l’obiettivo di introitare tra i 275 e i 300 milioni di euro. Un’operazione finanziaria illustrata nel pomeriggio dal presidente Lgh Alessandro Conter ai consiglieri comunali dell’Ufficio di Presidenza, convocato su richiesta del Pd dal presidente del Consiglio Alessio Zanardi. Accanto a lui Franco Albertoni, presidente Aem Spa. L’immissione sul mercato dei bond, per la quale Lgh ha superato l’esame degli istituti di rating guadagnando una tripla B-, rappresenta una razionalizzazione, non un ampliamento del debito, hanno spiegato i due manager. Va innanzitutto a sostituire prestiti ben più onerosi che gravano sul bilancio, contratti a condizioni decisamente meno vantaggiose negli anni di avvio della società. Assorbe totalmente i finanziamenti a breve del gruppo e in particolare un prestito di 50 milioni contratto a marzo 2013 ed un altro per 95 milioni di euro. In più consentirà il rientro da scoperti per ulteriori 95 milioni lasciando una finanza netta a disposizione per investimenti per 80-90 milioni. Tra questi si collocano la rete del teleriscaldamento a Lodi e quella dell’illuminazione a Cremona.
AGGREGAZIONI – C’è poi il versante delle aggregazioni, di cui si parla da almeno un anno ma che al momento non sono ancora approdate ad accordi scritti. Lgh guarda con favore a società di dimensioni simili in modo da non esserne fagocitata: contatti avanzati sono in corso con Acsm-Agam di Monza e Como, i cui amministratori comunali sono stati incontrati di recente dal management Lgh. Le dimensioni del gruppo sono circa la metà di quelle di Lgh, e tra gli azionisti figura A2A, il gigante di Milano e Brescia che potrebbe avere interesse a favorire il matrimonio tra la partecipata e la società con sede a Cremona, anche per questioni di spartizione del territorio. Il presidente Conter non fa mistero di vedere di buon occhio l’approdo in borsa perchè favorirebbe una libertà d’azione che le ex municipalizzate ancora non hanno nello scenario in continua evoluzione della legislazione nazionale. Ulteriori strette ai Comuni e alle società partecipate, infatti, verranno anche dalla revisione attualmente in corso della spending review. Altri soggetti industriali con cui sono avviati contatti sono Agsm Verona, paragonabile per fatturato a Lgh, e Gelsia di Seregno, considerevolmente più piccola, a cui fanno capo una ventina di comuni. Entrambe non sono quotate. Un memorandum scritto con proposta di aggregazione verrà presentato da Lgh ai comuni azionisti entro il prossimo dicembre.
DISCARICHE E TERMOVALORIZZATORI – “Le discariche rappresentano indubbiamente uno degli elementi più redditizi del gruppo”, ha detto tra l’altro Conter in risposta ad una domanda di Maura Ruggeri, capogruppo Pd. “Hanno una redditività pari al 40%, sono parte essenziale del settore ambientale che svolge un’azione da traino rispetto ad altri. Grazie alla redditività delle discariche si realizzano degli utili che vengono redistribuiti sul territorio, sta già succedendo proprio con Grottaglie. Voi ponete un problema etico che anche l’azienda certamente si pone. Ma considerate che qui a Cremona con la differenziata siete adesso al 50% Abbiamo impianti industriali esistenti e credo che le due cose debbano convivere, anche per quanto riguarda il termovalorizzatore, che peraltro chiude un ciclo. Lgh non può porsi un problema esclusivamente etico. Non può farlo perchè deve mantenersi in piedi”. Nonostante ciò, Albertoni ha detto chiaramente che una parola definitiva sul suo rifacimento ancora non c’é: sicuramente entro il prossimo anno verrà attuato il revamping quale adeguamento alle prescrizioni Aia del 2012, per circa 4 milioni. Ciò non significa che non vi sia disponibilità finanziaria per altri interventi, ma al momento non c’è alcuna nuova istanza.
g.b.
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