Ambiente

Il Pd guarda al post-inceneritore Il modello emiliano venerdì al Monteverdi

Sul tema dei rifiuti e sul rischio di rilancio dell’ inceneritore di S. Rocco il PD cremonese apre il confronto con i cittadini , con le imprese e i sindacati, con le associazioni, soprattutto con i Sindaci del territorio per decidere insieme soluzioni alternative.  Con questa finalità è stata organizzata un’ iniziativa pubblica aperta a tutti che si terrà  venerdì 15 novembre a Cremona, alle ore 21, presso il Teatro Monteverdi. Tema della serata : “Rifiuti: per una società senza incenerimento”. Il Pd cremonese si oppone al progetto di revamping, cioè di rilancio dell’inceneritore sito in città, in località S.Rocco perchè insieme alla raccolta differenziata dei rifiuti, con il porta a porta, si stanno delineando nuove tecnologie per il trattamento della frazione residua quali il TMB ( Trattamento Meccanico Biologico), nuove strategie industriali e importanti innovazioni sociali quali l’economia circolare del riciclo dei rifiuti con la creazione di un mercato delle materie prime secondarie. Nel corso dell’incontro, a cui prendono parte l’assessore provinciale all’Ambiente di Reggio Emilia Mirko Tutino e il collega del comune di Forlì e docente universitario Alberto Bellini, verranno messi a confronto modelli diversi di gestione dei  rifiuti, in particolare quello in corso di definizione nel Piano della Provincia di Cremona e quello già approvato della Provincia di Reggio Emilia. Il professor Bellini, direttore de dipartimento di Ingegneria all’Università di Bologna porterà a Cremona il progetto della piattaforma “ Società senza incenerimento”.  Alberto Bellini è anche coordinatore del progetto europeo Life+RELS e responsabile “ Conversione dell’energia” nel Tecnopolo emiliano.

Quello che accomuna i due relatori non è soltanto l’orizzonte culturale innovativo ma le concrete e importanti esperienze amministrative che hanno avuto la capacità di realizzare, puntando sulla raccolta differenziata porta a porta, con l’obiettivo  “Rifiuti Zero”, puntando sul riciclo dei materiali, perseguendo con successo l’obiettivo della  chiusura dei loro inceneritori grazie a strategie alternative, specifici Piani industriali  e nuove tecnologie.

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