Economia

Tassa rifiuti, Ascom ai sindaci: 'Ritorno alla Tarsu'

Tares o Tarsu? Con la conversione in legge del Dl 102/2013 il Senato ha aperto la strada alla possibilità per i Comuni di non applicare le tariffe “Tares” del 2013 e di tornare a quelle “Tarsu” con la sola maggiorazione di 0,30 Euro a metro quadrato. Le Giunte, dunque, sono ad un bivio. E l’Ascom scrive ai primi cittadini della provincia, a tutti gli assessore al Bilancio: “L’applicazione della Tarsu – sostiene l’associazione di categoria nella lettera firmata dal presidente Claudio Pugnoli – è una soluzione che la Confcommercio auspica venga applicata da tutti i Comuni del territorio. Per ragioni di equità innanzitutto. In questo modo, infatti, viene sanata una distorsione che rischiava di pesare in modo disastroso sulle imprese, oltre che sulle famiglie. In più occasioni è stata adeguatamente argomentata la nostra preoccupazione. Ragioni che restano ugualmente valide. E di cui sembra essersi accorto anche il Governo centrale. Alla luce di questa novità, chiediamo anche al Suo Comune di riconsiderare l’intera questione. Siamo certi che il ritorno alle tariffe Tarsu sia la migliore soluzione per chiudere una partita che ha già destabilizzato eccessivamente le imprese in una girandola di ipotesi la cui unica certezza sono aumenti tanto ingiustificati quanto insopportabili. Il fatto che il Parlamento abbia adottato una decisione del genere dimostra che l’allarme lanciato dalla nostra Associazione era fondato, tanto più in un momento di gravissima difficoltà economiche, in cui il ritorno alla crescita e il sostegno alle imprese appare come una via obbligata per garantire un futuro al Paese. Come da sempre chiediamo, occorre coniugare rigore e sviluppo”.
“Il ritorno alla Tarsu – continua l’Ascom – riguarda comunque il solo 2013. Superando il contingente, è ugualmente importante che, da subito, si avvii un costruttivo confronto per affrontare complessivamente il tema del finanziamento del servizio rifiuti e soprattutto dei suoi costi. In vista del 2014, anno nel quale è previsto un complessivo riordino della materia, è dunque necessario che il Consiglio Comunale si impegni a immaginare una riforma del sistema di raccolta dei rifiuti meno costosa e più efficiente”.

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