Export in crescita, aumenta l'interscambio tra Cremona e Cina Ed è boom di imprese orientali
Un interscambio che supera i 5 miliardi e mezzo nei primi sei mesi del 2013. Circa 8mila piccole imprese con titolare di origini cinesi in attività. Sono alcuni indicatori dei rapporti economici tra la regione lombarda e la Cina. Si tratta di un interscambio basato soprattutto sui prodotti manifatturieri. “Milano pesa in Italia circa un quinto dell’interscambio nazionale (18,8 per cento) e un decimo delle imprese (9,9 per cento)”, si legge in uno studio della Camera di commercio meneghina.
Come detto “sono oltre 8mila i piccoli imprenditori cinesi che operano in Lombardia, +6,2 per cento in un anno”. Dietro alla provincia di Milano, prima con il 53 per cento, seguono per concentrazione imprenditoriale Brescia (1.034 imprese, 12,8 per cento lombardo), Mantova (755 imprese, 9,4 per cento) e Bergamo (512, 6,4 per cento). Quelle che crescono di più “sono Cremona, Como e Lecco, circa +19 per cento ciascuna”. Sempre nel primo semestre dell’anno, inoltre, osservando il valore degli scambi commerciali tra la Lombardia e il gigante asiatico risultano prime per import Milano (54,9 per cento), Bergamo (7,1 per cento) e Varese (6,5 per cento) mentre per l’export salgono sul podio, dopo Milano che è in testa con il 44,2 per cento regionale, Varese (12,3 per cento) e Bergamo (11,6 per cento). Nel territorio cremonese l’interscambio cresce di oltre 1 milione e 483mila euro: l’import cala di circa 2 milioni e 360mila euro mentre l’export aumenta di più di 3 milioni e 800mila euro.
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