Cronaca

Inquilini di Borgo Loreto dal giudice, Lega:"Calpestati i diritti"

A fronte degli accordi  trovati da Comune e Aem per  il pagamento delle bollette pregresse del teleriscaldamento (sconto del 25% e fino a un massimo di 6 rate), continua il braccio di ferro tra alcuni inquilini di via Divisione Acqui 4 e Aem Gestioni. In mattinata un’inquilina, assistita dall’avvocato Luca Curatti, ha presentato opposizione  al ricorso d’urgenza fatto dall’azienda per ottenere il distacco del teleriscaldamento. La signora si è quindi rivolta ad Assoutenti. “Ci siamo costituiti in giudizio”, ha detto l’avvocato Luca Curatti, presidente dell’associazione. Il legale ha puntato sulle “criticità dell’impianto di teleriscaldamento, sia per la dispersione del calore che per problemi relativi al conteggio e alla fatturazione che non corrispondono ai nostri calcoli”. “La cliente”, ha aggiunto Curatti, “ha sempre provveduto a pagare l’acqua calda e quindi si ritiene ingiusto il distacco anche dell’utenza dell’acqua calda”. Inoltre “abbiamo anche prodotto una serie di documenti per dimostrare oggettivamente e tecnicamente le ragioni della mia assistita e abbiamo ritenuto nullo lo stesso contatto di fornitura per una serie di vizi che sono stati esposti nella memoria difensiva”. Il giudice Benedetto Sieff deciderà il prossimo 21 novembre. Nel pomeriggio, intanto, l’avvocato di Aem Gestioni Raffaele Gagliardi ed altri quattro inquilini della stessa palazzina si sono ritrovati in tribunale per una mediazione in merito alla stessa questione.

La proposta di Aem è relativa ad uno sconto sulle bollette pregresse del 25%, senza pagamento di spese legali, a fronte del mantenimento del servizio negli anni a venire. Una proposta sulla falsariga di quella illustrata anche dall’assessore Luigi Amore nel corso delle assemblee di questi giorni nei palazzi Erp interessati. La proposta “conciliativa” del Comune  si basa tra l’altro sull’installazione di nuovi contatori nelle case di via Divisione Acqui (e anche Largo Pagliari, dove ci sono analoghi problemi di malfunzionamento degli impianti); e sulla posa di regolatori di flusso che dovrebbero consentire di misurare meglio il consumo di ogni singola utenza. Proposte fatte appunto per evitare che il braccio di ferro tra inquilini e Aem finisse davanti al giudice a seguito negli avvisi di messa in mora recapitati nei mesi scorsi ai diretti interessati.  Non sono mancate tensioni, nel corso dell’assemblea a cui l’assessore ha partecipato, in via Divisione Acqui, dove alcuni inquilini si sono sentiti umiliati. “Non abbiamo mai detto di non voler pagare – è stato detto tra l’altro – ma vogliamo pagare il giusto”. Qui il problema era esploso già un anno fa quando a fronte di appartamenti freddi erano arrivate bollette esose. Si trattava del primo inverno, in quanto gli alloggi erano da poco stati messi a disposizione e molti erano ancora disabitati. Gli accertamenti fatti dagli inquilini hanno fatto emergere il fatto che  i costi di dispersione del calore e quelli delle abitazioni vuote vengono ripartiti sulle utenze attive. Da qui gli alti costi, insopportabili  per questa tipologia di inquilini. Da allora è iniziata una tenace lotta dei residenti per trovare spiegazioni razionali agli alti costi fatturati. A poco è valsa la convocazione della commissione Affari Sociali, la scorsa estate, che avrebbe dovuto dare il via alla ricerca delle responsabilità del mal funzionamento degli impianti.

L’assessore Amore rimarca l’impegno profuso dall’amministrazione: “Il principio è che prima si paga, poi si contesta – spiega Amore -.  Abbiamo fatto di tutto per venire incontro agli inquilini, io però rispondo della parte che mi compete, quella cioè relativa al sociale. Per domande di tipo tecnico sono costretto a demandare ad altri le spiegazioni. Posso certamente assicurare che nei prossimi giorni i tecnici andranno a spiegare il funzionamento di questi regolatori di flusso ai singoli inquilini. Inoltre verrà convocata una commissione ambiente per parlare degli aspetti più tecnici legati al teleriscaldamento”.

L’INTERVENTO DELLA LEGA – Sul tema interviene anche la Lega Nord, in piena campagna anti-Perri.  “Aem Gestioni – si legge in un comunicato della segreteria cittadina  – ha agito in giudizio contro i cittadini cremonesi che, per difficoltà economiche, non sono stati in grado di pagare le utenze del teleriscaldamento. In realtà il problema di fondo è ben più grave e consiste nell’impossibilità per queste persone di svincolarsi dalle forniture di Aem. Nel quartiere Borgo Loreto vi sono intere palazzine di persone ‘citate’ in Tribunale. L’amministrazione Comunale ha dunque deciso di armare il braccio dell’azienda municipalizzata di viale Trento e Trieste per fare profitto ai danni dei cittadini in difficoltà. Il problema non è pagare o meno le bollette, posto che ovviamente chi usufruisce di un servizio è tenuto a corrisponderne il prezzo. La vera questione sta nel fatto che questi cittadini, che vogliono svincolarsi dal sistema del teleriscaldamento, che è costoso e inefficiente, si sentono rispondere da Comune e Aem che ciò non è possibile. Domanda: ma non siamo in un regime di concorrenza, in cui è possibile scegliersi il proprio fornitore di calore? C’è di peggio: Aem e Comune minacciano i cittadini morosi di togliere pure l’acqua calda, perché – dicono – l’impianto del teleriscaldamento è un tutt’uno con quello dell’acqua. Forse Perri e compagni non sanno che giusto nei giorni scorsi il Tribunale di Milano, in un caso simile, ha vietato la sospensione delle forniture perché, nel bilanciamento degli interessi in questione, le ragioni economiche sono meno importanti dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti. Secondo la Lega Nord, le aziende municipalizzate devono porsi l’obiettivo di offrire un servizio alla comunità locale a condizioni di vantaggio mentre i Comuni, attraverso i servizi sociali, devono tutelare i cittadini in reale stato di difficoltà.  In questa paradossale situazione, invece, Comune e Aem stanno agendo in barba alle regole del mercato libero e calpestando i diritti costituzionalmente garantiti”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...