Rimborsi consiglieri provinciali, solo Dusi (Prc) ha speso per convegni
Altro che spese pazze dei consiglieri regionali. In Provincia, i soldi destinati ai gruppi consigliari per lo svolgimento delle funzioni, sono molto più risicati e i comportamenti assolutamente morigerati. Stando al rendiconto 2012 delle spese relative al Fondo dei consiglieri, il gruppo più spendaccione è stato quello dei Comunisti Italiani (unico rappresentante Gianpaolo Dusi), che ha speso 2.206,98 euro, soprattutto per la realizzazione di convegni, pubblicazione di manifesti e opuscoli, incontri a tema. E’ l’unico consigliere che ha messo in conto spese di questo tipo, di divulgazione politica, mentre la parte che negli altri gruppi è più consistente (spese telefoniche) qui è ridotta al minimo: solo 150 euro, contro i 340 per manifesti, 526 per incontri sul tema del lavoro, 998 euro per realizzazione opuscoli per convegno, 103 per utilizzo sala. In tutti gli altri gruppi si è speso soprattutto per telefono e abbonamenti ai giornali. Sono queste ad esempio le uniche due spese rendicontate dai consiglieri della Lega Nord, 194 euro soltanto in un anno, gruppo composto dai consiglieri Chioda, Barbati, Bonaventi, Ceccato, Degani, Gelmini, Mazzocco, Zanisi.
L’Italia dei Valori (1 consigliere, Maria Clara Milesi), totalizza 1.520 euro di spesa, di cui la voce più importante, per 480 euro è la realizzazione di un cd relativo alla carica di consigliere provinciale; 1.316 euro li ha spesi Giuseppe Trespidi, unico consigliere dell’Udc, tra telefono e abbonamenti ai giornali. Il Popolo della Libertà rendiconta 1.685 euro, cifra che include l’acquisto di attrezzature come stampanti e toner. Ne fanno parte: Agazzi, Gallina, Benzoni, Bertusi, Doldi, Losio, Malvezzi, Rossi, Zaghen, Ghidotti. 883 euro ha speso il Pd (Virgilio, Castellani, Mainardi, Vailati, Zanacchi, Zelioli) che ha acquistato 2 personal computer. La Lista Torchio, composta da un solo consigliere, totalizza 1.316 euro di spese per telefono, cancelleria, spese telefoniche fisse e internet; Alleanza per l’Italia (in orogine composto da Massimo Araldi e Giovanni Biondi, oggi Indipendente) ha invece speso 1.689 euro, tra cui 273 euro per la partecipazione ad una iniziativa del sindaco Renzi.
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