'Tenace formatore di coscienze', le esequie di don Carlo Cernuschi
Appassionato annunciatore del Vangelo anche attraverso i mezzi della comunicazione sociale, tenace formatore di coscienze soprattutto nel mondo della scuola, instancabile ricercatore di un criterio evangelico per discernere i fatti della storia. È il ritratto di don Carlo Cernuschi che il vescovo Lafranconi ha tratteggiato durante le esequie celebrate lunedì 4 novembre nella chiesa cittadina di Borgo Loreto, dove il defunto abitava e dove svolgeva il suo servizio sacerdotale. Come riporta il sito della Diocesi, oltre sessanta i sacerdoti presenti, tra di essi il vicario generale mons. Mario Marchesi, il delegato episcopale per il clero mons. Mario Barbieri, quello per la pastorale don Irvano Maglia, l’economo diocesano mons. Carlo Abbiati, il parroco di Borgo Loreto don Giuseppe Ghisolfi, il direttore di Teleradio Cremona don Attilio Cibolini e i sacerdoti originari di Agnadello come don Carlo: don Pandini e don Moroni. In prima fila oltre all’amata sorella Pinuccia, al fratello Giuseppe e ai diversi nipoti anche il primo cittadino di Grontardo Ivan Scaratti a significare l’affetto della frazione di Levata di cui don Cernuschi fu amministratore parrocchiale dal 2005 al 2012. Tra i banchi oltre ai parrocchiani del Borgo, anche quelli di San Pietro al Po, di Levata e, numerosi, gli ex appartenenti al gruppo “Giovani Cristiani Scuola”: ragazzi negli anni Ottanta e Novanta e ora stimati professionati o persone impegnate nel mondo della cultura e del sociale. Terminate le esequie, la salma è stata trasferita ad Agnadello dove alle 15 il parroco, don Mario Martinengo, affiancato dal vicario don Daniele Rossi, celebrerà una liturgia di suffragio: quindi il trasferimento nel cimitero locale per la tumulazione. Don Carlo Cernuschi è deceduto per arresto cardiaco nella serata di giovedì 31 ottobre, vigilia di Tutti i Santi, all’ospedale di Cremona dove era ricoverato da due settimana per accertamenti.
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