I silenzi di Perri e gli attacchi di Bordi agli uomini scelti dal sindaco In arrivo ultimatum per l'assessore ribelle?
Sopra, Bordi e Perri
Oreste Perri se ne sta in silenzio. Chi gli è vicino lo descrive nervoso e pronto a lanciare l’ultimatum all’assessore ribelle: “Fermati o vai a casa”. L’assessore è Francesco Bordi, con deleghe all’Ambiente e alla Polizia Urbana, che con le sue dichiarazioni quotidiane sta minando la credibilità della “banca” dell’Amministrazione comunale, l’Aem che finora ha evitato, come già in passato, la bancarotta delle casse comunali. Ogni pretesto è buono: il bruciarifiuti, la raccolta differenziata, il teleriscaldamento. Anche in viale Trento e Trieste, sede dell’azienda, i nervi sono tesi. Tace insolitamente anche l’assessore alle municipalizzate, il vicesindaco Roberto Nolli che di solito affida a Twitter i suoi messaggi al veleno. Bordi è un fiume in piena che rischia di travolgere la maggioranza. Su Facebook attacca “i pinocchi che governano l’inceneritore” e poi se la prende “con chi ha lavorato alle spalle” e con chi “vuole bloccare il nuovo ciclo della raccolta differenziata”. Albertoni? Nolli? Zamboni? L’Aem? Lgh? Per Bordi tutti questi sono nemici? La Lega alza il tiro: cosa fa Bordi ancora lì in Giunta dopo quelle accuse che ha lanciato contro i suoi colleghi che disattendono le indicazioni del consiglio comunale. Anche il Pd va all’attacco. Scrive Maura Ruggeri: a chi risponde Aem Gestioni?
Adesso tocca a Perri. Può accettare che tutto frani a pochi mesi dalla conclusione del mandato? Alla penultima riunione di giunta l’ex campione del mondo ha picchiato i suoi pugnoni sul tavolo: basta! avrebbe detto ai suoi colleghi di giunta. Ma la deriva pare non fermarsi più.
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