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Verso lo Zini senza barriere, incontro in Comune con Coni Servizi e Lega Pro

Verso lo stadio Zini senza barriere, senza le recinzioni che separano i tifosi dal campo di gioco. Un progetto di cui si parla da un po’, ora ripreso in mano. In mattinata, infatti, si è svolto in Comune una riunione tra amministrazione (sindaco e consigliere con delega allo sport Marcello Ventura), società Cremonese (presente il presidente Maurizio Calcinoni), Michele Uva della Coni Servizi e il direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli. Non si è parlato di costi, ma si è ribadita la volontà di perseguire la strada dello “Zini senza barriere”, rivedendo il progetto iniziale alla luce dell’intervento più ampio di ‘Cremona City Hub’ che riguarda l’area compresa tra via Mantova e via Persico. Uno stadio non solo per il calcio, ma per la città: una ‘piazza per la socialità’ – si leggeva nel progetto di Cremona City Hub – ‘dotata di una molteplicità di attività che ne consentano la frequentazione quotidiana e una percezione visiva rapportata alla scala dell’abitante e della vita di quartiere’. “Gli stadi devono essere trasformati – ha detto il direttore della Lega Pro Ghirelli – Dal punto di vista dell’accessibilità, come orari e giorni delle partite, e dal punto di vista della fruibilità. Nei prossimi giorni ci muoveremo per il progetto: abbattere le recinzioni e sviluppare lo stadio all’interno di un progetto che riguarda la città in senso più ampio. Questo per mantenere il gioco del calcio un gioco”. “L’amministrazione è disponibile a impegnarsi – ha spiegato Ventura – La Cremonese farebbe da capofila, mentre la Coni Servizi ci darebbe una mano da un punto di vista burocratico. Entro novembre credo che faremo la prima riunione operativa. Fatto il progetto faremo il business plan e ricercheremo finanziamenti europei, piuttosto che regionali o del Ministero dello Sport, in modo che ci sia una compartecipazione tra Comune e altri enti, come è avvenuto per i passaggi a livello”. L’intenzione dei soggetti promotori del progetto è quella di togliere le barriere, almeno inizialmente, solo in tre quarti dello stadio, escludendo la curva nord. “Vogliamo rendere protagonisti i nostri tifosi – ha concluso Ventura – E portare allo stadio le famiglie”.

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