Ludopatia, fenomeno in crescita Aumentano i malati in provincia
Ludopatia, un fenomeno che preoccupa e che cresce. Anche in provincia di Cremona. Questo il dato, negativo, emerso nella mattinata di sabato in un convegno organizzato a Crema (“Il Cremasco territorio d’azzardo? Parliamone insieme per non giocarci il futuro”), voluto da LegaAutonomie con la collaborazione di Comune, Diocesi, Prefettura, Questura, Asl e Ust. Numeri ed esperienze alla mano, in Sala degli Ostaggi, è stato illustrato il quadro completo della situazione provinciale, e gli interventi futuri da mettere in campo per contrastare quello che il vescovo del cremasco monsignor Oscar Cantoni ha definito “il male del secolo”. Un piaga per il cui contrasto i sindaci hanno le mani pressoché legate. LegaAutonomie partirà presto con una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare contro il gioco.
I COSTI DEL GIOCO D’AZZARDO
Circa 15milioni di giocatori in Italia (compreso lotto, superenalotto etc) dei quali 800mila malati o a rischio ludopatia. Un giro d’affari di 80 miliardi di euro e un patologia che costa alle casse dello Stato ben 6 miliardi. Sono 1125 gli euro di spesa pro capite, invece, nella nostra provincia, secondo il dato fornito dal sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, e rilevato dalla consulta nazionale antiusura nel 2011. Un aumento del 20% rispetto al 2010. Soldi spesi nella circa mille sale giochi ed esercizi pubblici che nella nostra provincia hanno installato slot machine e video poker.
I MALATI DI LUDOPATIA
Nel nostro territorio aumento esponenziale delle persone che si rivolgono alle strutture specializzate per chiedere aiuto. Non a caso il Serd ha indirizzato tre operatori direttamente alla cura delle malattia, visti i numeri di persone che hanno riconosciuto il proprio problema, in crescita in tutta la provincia. A parlare sono i dati forniti dalla dottoressa Elena Crispiatico del Serd.
Si contano 54 giocatori patologici in cura nel 2012 nell’area provinciale, e ben 64 nel primo semestre 2013. Altri 10 si sono aggiunti nei mesi tra luglio e ottobre. L’età dei giocatori va dai 25 anni in su (non ci sono minori in cura o persone al di sotto dei 25 anni, per ora), ma la fascia a maggior rischio risulta essere quella tra i 40 e i 44 anni. Nel dattaglio, a Cremona 31 in cura nel 2012 e 33 nel primo semestre 2013. A Crema 16 nel 2012, 20 nel primo semestre 2013. A Casalmaggiore, 7 nel 2012 e 9 nel primo semestre 2013
© RIPRODUZIONE RISERVATA