Congresso, Pd: 'Percorso unitario verso rinnovamento'
Pezzoni, Virgilio, Toscani e Zanacchi firmano una nota congiunta con la quale descrivono un Pd unito e parlano del percorso che ha portato alla candidatura unica di Matteo Piloni alla segreteria provinciale. “Domenica si terrà il Congresso Provinciale del Partito Democratico cremonese, un appuntamento importante che da avvio a un percorso ambizioso per affrontare in modo condiviso e il più possibile unitario i prossimi impegni amministrativi che coinvolgono molte realtà del territorio a partire dal comune capoluogo – si legge -. Nel corso di questi giorni, al fine di comporre la nuova Assemblea provinciale del Partito Democratico, è stata formalizzata la lista a sostegno della candidatura di Matteo Piloni, nel pieno rispetto delle regole nazionali che, purtroppo, non prevedono il voto di preferenza. Regole nazionali discutibili fin che si vuole, ma che un grande partito, radicato nei territori ed espressione di parti significative della società italiana, deve far vivere al meglio ovunque, nel Nord come nel Centro e Sud Italia. In questo quadro i gruppi dirigenti locali delle diverse Province italiane avevano due scelte possibili: presentare al voto degli iscritti più candidati e più liste a loro collegate per contendersi il ruolo di Segretario e la maggioranza nell’Assemblea provinciale oppure cercare un candidato unitario e comporre l’unica lista per l’Assemblea cercando di rispettare il 50% di rappresentanza femminile, gli equilibri territoriali, il pluralismo interno. In Italia e in Lombardia la maggioranza delle Federazioni del Pd ha scelto la prima strada, puntando a una ricomposizione unitaria dopo la competizione tra più liste. I gruppi dirigenti della federazione cremonese del Pd, come quelli di Lodi e di Como, hanno preferito invece percorrere la strada unitaria da subito, convergendo sulla candidatura di Matteo Piloni. Ben consapevoli comunque che questa scelta comporta maggiori e non minori responsabilità verso l’esigenza di rinnovamento, verso il pluralismo interno, verso le attese delle comunità locali al cui servizio un partito davvero democratico deve porsi”.
“Con questo spirito – proseguono Marzo Pezzoni, Andrea Virgilio, Luciano Toscani e Maria Rosa Zancchi – si è cercato di realizzare al meglio il mandato ricevuto dall’Assemblea provinciale uscente che, tra l’altro, nella sua ultima riunione ha deciso una forte riduzione del numero dei suoi componenti futuri. Ai quali andranno comunque aggiunti come membri di diritto i parlamentari, il consigliere regionale, i sindaci e i capigruppo dei tre centri maggiori di Cremona, Crema e Casalmaggiore ed esponenti Pd dell’Amministrazione provinciale. Ampliamento che verrà però discusso e deciso dalla prossima Assemblea provinciale, così come è quella la sede dove verrà discussa e decisa la composizione della nuova Segreteria che affiancherà Matteo Piloni.
Il tutto nella piena consapevolezza che la valorizzazione delle persone è un doveroso impegno della futura classe dirigente, un impegno che non si conclude domenica con la definizione dei componenti dell’Assemblea Provinciale, ma che, al contrario, avrà inizio già nelle prossime settimane”.
E ancora: “Domenica 27 ottobre si voterà anche per il rinnovo dei Direttivi dei circoli e dei Segretari dei Circoli in tutto il territorio provinciale: un’elezione cui ha diritto di partecipare ogni iscritto al Pd per dare più forza e vitalità alla nervatura fondamentale del nostro partito. Questo voto ha pari dignità rispetto a quello che verrà espresso per il Segretario e per l’Assemblea provinciale. Quelli dei Circoli sono dirigenti territoriali altrettanto importanti di quelli provinciali, i più vicini alla vita quotidiana e alle esigenze delle comunità locali : per questo l’organizzazione di coordinamenti dei Circoli nel cremonese, nel cremasco, nel casalasco-piadenese e nelle “ terre di mezzo” saranno rafforzati e riconosciuti come soggetti dotati di autonoma capacità di proposta e di iniziativa”.
“Nell’ultima Assemblea Provinciale, come nel dibattito interno di queste settimane – concludono – è emersa con chiarezza l’esigenza di consolidare un percorso unitario che non può prescindere dalla centralità dei territori, dalla loro autonomia e da un’organizzazione capace di valorizzare la prossimità e un’autentica apertura alla società civile. Le scelte di questi giorni sono solo un piccolo passo per affermare una classe dirigente in grado di confrontarsi su idee, progetti, strategie e per costruire una comunità capace di mettere insieme con senso di responsabilità generazioni diverse perché nel Pd tutti possono essere una risorsa preziosa”.
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