Sgombero via Platina, 'perché noi ignorati per stessi motivi?'
Il sindaco Oreste Perri ha firmato l’ordinanza per lo sgombero della palazzina di via Platina, 52 occupata sabato 5 ottobre dal Comitato Antisfratto (leggi l’articolo). Lo fa ricorrendo agli stessi motivi igienico-sanitari (mancanza utenze) ignorati lo scorso inverno, quando il Comitato Acqua Pubblica del Territorio Cremonese aveva chiesto con una petizione popolare di fermare i distacchi delle utenze da parte di AEM.
Laddove non sono bastati buon senso, doveri istituzionali e più di 700 firme, ha potuto invece un editoriale del direttore del giornale locale, domenica scorsa.
Il Comitato Beni Comuni rileva che l’ordinanza sindacale urgente va applicata solo per affrontare situazioni di carattere eccezionale ed impreviste, costituenti concreta minaccia per la pubblica incolumità, per le quali sia impossibile utilizzare i normali mezzi apprestati dall’ordinamento giuridico. A quanto pare per il Sindaco di Cremona 6 famiglie in mezzo alla strada che trovano finalmente un tetto rappresentano oggi una minaccia alla pubblica incolumità, mentre l’inverno scorso non è stato per lui un problema lasciare che 239 famiglie fossero per giorni o mesi senza le forniture minime di acqua, luce e gas. Forse per il nostro Sindaco l’emergenza è rappresentata da chi chiede e propone una soluzione percorribile a problemi gravi, mentre non ha carattere eccezionale il vero e proprio stato di emergenza in cui versano i cittadini cremonesi in fila ai servizi sociali o alla Caritas perché oberati da bollette stratosferiche. Cosa succederà quest’inverno alle famiglie che non riusciranno a pagare le bollette? Visto il farsesco utilizzo dell’ordinanza in materia d’igiene e salute pubblica emessa ieri contro gli occupanti di via Platina dovranno forse aspettarsi lo sgombero da casa propria?
Comitato Acqua Pubblica
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