Pd, nel programma no strada sud e tariffe soft nei nidi
Primi passi concreti del Pd nella preparazione del programma per la prossima campagna elettorale per le comunali. La segreteria cittadina si è riunita ieri, martedi 15 ottobre, licenziando un documento che contiene le linee guida della della proposta elettorale. Un documento che spazia dal rilancio della città, giudicata come immobile e senza slanci dopo quasi cinque anni di governo Perri, alle proposte per la mobilità, l’urbanistica, i servizi sociali, ovviamente i rifiuti, tema forte in queste ultime settimane. Eccone alcuni stralci più significativi.
Cremona deve recuperare un ruolo di guida, come comune capoluogo, per un’area vasta: “Il Comune di Cremona non può guardare solo dentro le cerchia delle proprie mura, ma deve svolgere il ruolo di capofila di un’area più vasta, per coordinare le politiche che riguardano tutti gli ambiti necessari per rilanciare lo sviluppo ( energia, mobilità, acqua, rifiuti, welfare, nuove tecnologie), ruolo fondamentale anche a fronte del superamento delle Province”.
Recupero di credibilità da parte della politica. “L’antipolitica non si vince né con operazioni di facciata che poi nascondono una sostanziale debolezza e dipendenza da condizionamenti esterni (vedi esperienza Giunta Perri) né con operazioni illuministiche calate dall’alto. La politica si rilegittima se diventa consapevole dei propri limiti e trova il modo di rappresentare con nuovi strumenti idee e bisogni presenti nella comunità e di valorizzare le forme diverse di esperienza politica promosse dalle formazioni civiche ed associative presenti sul territorio”.
Urbanistica. Uno dei problemi individuati dal Pd cittadino è la “crisi profonda del concetto di distinzione fra città e campagna. Proprio questa distinzione è fortemente compromessa dal disegno di sviluppo urbanistico del PGT presentato dall’attuale amministrazione comunale, che dovrà essere rivisto accogliendo anche le sollecitazioni delle associazioni e degli Enti Istituzionali (Regione e Provincia) che hanno fortemente criticato l’impostazione data dalla amministrazione Perri”. Dal documento emerge la volontà di cancellare dal Pgt la previsione della strada sud, o tangenzialina sud che corrisponde ad una concezione “ormai ampiamente superata e che oltretutto ricade in ambiti vincolati”.
Inquinamento e rifiuti. “Il Pd regionale – si legge nel documento – ha chiesto alla attuale giunta di garantire che le misure del Piano aria regionale vadano attuate senza cedimenti a lobbies e gruppi di pressione per riuscire ad assicurare il diritto alla salute dei lombardi. Altrettanto dovrà fare la nuova amministrazione comunale all’interno del proprio territorio anche coordinandosi con il territorio della provincia. Assistiamo oggi invece a reticenze imbarazzanti da parte di una amministrazione, asservita ai potentati economici locali. Bisogna recuperare un rapporto diretto con la cittadinanza per poter impostare e diffondere politiche di qualità dell’aria efficaci e condivise. Resta da sciogliere l’importante nodo del revamping della linea dell’inceneritore, operazione da considerare con attenzione perché non condizioni l’intero ciclo di trattamento dei rifiuti per gli anni futuri, impedendo, di fatto, la riconversione verso forme di trattamento più rispettose dell’ambiente e più economiche. Oggi le tecnologie adeguate al recupero dei rifiuti sono disponibili e attivabili in tempi assolutamente coerenti con le esigenze della città e del territorio, come confermato da esperienze di altre città italiane ed europee. Solo da questi presupposti si può costruire uno scenario a medio/lungo termine con obiettivi che vedano la provincia di Cremona ancora all’avanguardia nei prossimi anni”.
Politiche sociali ed educative. “La futura amministrazione dovrà rilanciare l’offerta dei nidi integrando meglio l’offerta pubblica e quella del privato sociale, rimodulare le rette salvaguardando le famiglie economicamente più deboli, rendere trasparenti il flusso dei contributi (soprattutto dalla Regione) ed i costi. La nuova amministrazione dovrà impegnarsi per abolire la retta per la frequenza della scuole dell’infanzia comunali introdotta dalla Giunta Perri e per il momento congelata. L’amministrazione Perri ha mortificato le politiche sociali assegnando loro una funzione residuale di puro assistenzialismo subordinato alle compatibilità del budget a disposizione. Le politiche sociali non possono essere considerato solo come un costo, ma come un investimento a futura rendita che restituisce una comunità più sicura e coesa”.
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