Cronaca

Grillini visitano carcere: 'Infiltrazioni e terza branda nelle celle, ma vivibile'

Movimento 5 Stelle al carcere di Cremona. Nella mattinata di domenica, hanno visitato Cà del Ferro il parlamentare grillino Danilo Toninelli e il consigliere comunale cremasco Christian di Feo. Il carcere, dunque, torna di attualità dopo che il Ministro Cancellieri ha annunciato l’apertura del nuovo padiglione, contestualmente allo spostamento di 100 detenuti da San Vittore. “Nella visita – scrive Toninelli sulla pagina Facebook – siamo stati accompagnati dalla direttrice e dal capo ispettore di polizia giudiziaria. Abbiamo potuto purtroppo notare quelli che sono i due principali problemi, ovvero le infiltrazioni d’acqua generalizzate all’interno di tutta la struttura e la terza branda in buona parte delle celle che rende la vivibilità del detenuto molto più complicata. L’attesa apertura del secondo padiglione che permetterebbe una migliore distribuzione dei detenuti all’interno delle celle”.
Il parlamentare Toninelli e il consigliere cremasco hanno visitato due sezioni, una ordinaria e una per ‘detenuti protetti’, ovvero quelli che hanno commesso particolari reati di rilevanza sociale. I due hanno parlato anche con un detenuto. “Complessivamente – ha proseguito Toninelli – l’idea che ci siamo fatti è un’idea positiva nonostante le grandi criticità che sono presenti. La percezione è stata quella di un luogo sufficientemente vivibile per i detenuti che hanno anche possibilità di svago esterno. Abbiamo anche percepito uno stato di buon ordine gestionale complessivo. Abbiamo anche molto apprezzato, seppur senza una verifica sostanziale, ma semplicemente da quanto dettoci dalla direttrice, le attività formative esistenti all’interno della struttura. Altro fattore molto importante è il fatto che 54 detenuti siano stati assunti come dipendenti per lavori edili, in cucina ed in altri settori all’interno della medesima struttura”.
“Come sempre accade – ha dichiarato il parlamentare 5 Stelle – al netto delle responsabilità della politica, anche in un settore delicato come questo, sono sempre le persone a fare la differenza. E il direttore e il capo ispettore che ci hanno accompagnato all’interno del carcere hanno dimostrato, secondo quanto abbiamo potuto percepire, un grosso impegno per mantenere un equilibrio generale all’interno dell’intera struttura, equilibrio che sembra proprio esistere, seppur nelle difficoltà”.
“Questo è solo il nostro primo passo all’interno della realtà carceraria di Cremona – ha concluso – Ora cercheremo di capire come poter sollecitare il Governo affinché terminino i lavori del secondo padiglione e soprattutto vengano sanati i problemi di infiltrazione. Torneremo e lo faremo stavolta senza preavviso, seppur nella consapevolezza che oggi abbiamo visto la realtà delle cose”.

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