Lettere

I cacciatori e l'ignoranza delle leggi

da UNACremona-UNARivolta

Premesso che noi siamo del tutto contrari alla caccia in quanto uccisione di esseri viventi senzienti, crediamo che chiunque in questi giorni possa rendersi conto che siamo di fronte (ancora una volta) ad episodi gravissimi che dimostrano come per il territorio siano libere di circolare persone armate che sparano senza conoscere le leggi, costituendo anche un pericolo per le persone. Oltre tutto, in Italia i cacciatori sono del tutto anonimi, mentre all’estero hanno un codice identificativo personale sulla giacca e sul berretto.
In Trentino, un orso, specie protetta dalla legge, è stato ucciso a fucilate. Nella nostra provincia, invece, una bambina è stata ferita dai pallini esplosi dall’arma puntata in direzione di una casa a meno di un terzo della distanza minima di sicurezza prevista dalla legge. O quei cacciatori non conoscevano la legge o l’hanno volutamente ignorata. In ogni caso, hanno commesso fatti gravissimi e, nel secondo caso, anche estremamente pericoloso. Fino a quando la politica si preoccuperà di concedere deroghe e privilegi alla categoria armata, senza preoccuparsi né degli animali né della popolazione indifesa, disarmata e in loro balìa?

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