Cronaca

Pendolari a Del Tenno: 'Non saremo all'incontro Troppi rinvii'

AGGIORNAMENTO – Summit tra l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno e i pendolari cremonesi. L’incontro non è ancora iniziato (è previsto alla sede della Regione in via Dante alle 18) e c’è già la polemica. Commentando il post di Cremonaoggi su Facebook e poi in una mail inviata all’assessore, Matteo Casoni del Comitato InOrario, pendolare della Mantova-Cremona-Milano, ha dichiarato: “Mi permetto di commentare che il signor Del Tenno, dopo aver rimandato l’incontro di settimana scorsa, poi anticipato ad oggi, NON incontrerà i pendolari in quanto, a quell’ora, i più fortunati saranno in treno per tornare dal posto di lavoro. Pertanto, quantomeno i rappresentanti dei comitati pendolari, non potranno essere presenti a questo incontro”. L’assessore del Tenno, infatti, aveva in principio convocato l’incontro per il 20 settembre, poi rimandato al 4 ottobre e, infine, a oggi (3 ottobre). Invitati, oltre ai pendolari (i cui rappresentanti non saranno presenti) anche le associazioni dei consumatori e degli utenti, le istituzioni, i consiglieri regionali del territorio, i vertici di Trenord e i responsabili di Rete ferroviaria italiana. “Non solo per ascoltare – ha detto Del Tenno – ma soprattutto per dare risposte ai pendolari dell’area del Cremonese che, troppo spesso, ultimamente, si trovano a dover affrontare importanti disagi. E’ doveroso che le aziende spieghino i tempi e i modi con i quali intendano intervenire, per limitare i disservizi e trovare una soluzione ai  continui guasti che coinvolgono quotidianamente decine di treni”.
Il comitato InOrario ha, inoltre, inviato una mail all’assessore Del Tenno, al sindaco Oreste Perri e all’assessore ai Trasporti Francesco Zanibelli, ribadendo l’assenza per motivi di orario e le questioni più stringenti per la linea Mantova-Cremona-Milano: guasti, materiale rotabile e velocizzazione della linea.

Ecco la lettera del comitato

In relazione all’incontro che si terrà a Cremona, prima rimandato e poi di nuovo anticipato, senza la certezza che lo stesso sia inoltre nuovamente rimandato, segnaliamo che lo scrivente comitato NON potrà partecipare in quanto l’orario proposto non è purtroppo compatibile con gli impegni lavorativi dei pendolari che, per partecipare a questi incontri, usa il proprio tempo libero, in relazione a quello lavorativo.

Cogliamo però l’occasione di portare all’attenzione del tavolo alcune questioni che ci piacerebbe fossero trattate:

1) Situazione viaggi: troppo frequentemente, ormai, i guasti di vario genere si verificano sulla nostra linea, se non sono diventati ormai all’ordine del giorno. E’ necessario capire quali che siano le cause e porvi rimedio. Non è comunque più accettabile ricevere da personale di Trenord la “giustificazione” di non responsabilità in quanto le cause sono dipendenti da altri (vedi settimana scorsa quando due “cappelli verdi” nella stazione di Milano si sono giustificati del ritardo di un treno in arrivo di oltre 45 minuti ed il conseguente ritardo in partenza del corrispondete di 30 minuti, con un “ditelo a RFI che non ripara i passaggi a livello”). Noi facciamo un “contratto” con Trenord pagando regolarmente il titolo di viaggio e Trenord deve farsi carico di tutti i problemi, salvo poi rivalersi a sua volta sugli attori in causa. Non è possibile difendersi solo con “è colpa di un altro”.
2) Situazione materiale rotabile: dopo un’estate “infuocata” con composizioni da 8 pezzi con sole 2 carrozze con aria condizionata funzionante, ora cosa dobbiamo aspettarci, con l’inverno ormai alle porte? La medesima condizione, ma riversata con sole 2 carrozze calde? Speriamo di no! Inoltre, troppo spesso ormai, viaggiano composizioni a 8 pezzi con 1 / 2 vetture chiuse. Negli accordi di Marzo 2012 si è parlato di composizioni a 8 pezzi FUNZIONANTI, in quanto già le 8 vetture non sono sufficienti per coprire il servizio. Chiudere alcune vetture riporta in auge il problema del sovraffollamento.
3) Velocizzazione della linea: secondo noi la questione della velocizzazione della linea (tradotta poi in breve con “cancellazione fermata di Lodi”) è stata chiusa ed archiviata con troppa fretta e superficialità. Vogliamo poter instaurare un tavolo di confronto per lo studio, anche a medio periodo, della fattibilità di velocizzare le corse. Non è infatti possibile nel 2013 avere ancora tempi di percorrenza uguali, se non superiori, a quelli del 1990.

Nella speranza di potervi incontrare in un momento più congruo con le esigenze dei Pendolari/Lavoratori, porgiamo cordiali saluti.

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