Cronaca

Fango e insulti, irruzione al 'Violino' Denunciato giovane dei centri sociali Il titolare ha rincorso e bloccato un 25enne cremonese

Blitz di sei incappucciati al grido ‘Ricchi di m…’ al ristorante ‘Il Violino’ di via Sicardo. I dettagli di quanto accaduto sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa dei carabinieri. Nella serata di mercoledì, intorno alle 21.30, sei persone con il volto coperto si sono introdotte nel locale a due passi dal Duomo, gridando ingiurie e lanciando secchiate di vernice e composto di terra all’interno del locale e addosso ai quattordici clienti che erano lì per mangiare. All’inizio, l’azione dei sei era sembrata a titolare, clienti e personale una rapina. Ben presto, però, si è capita la natura del gesto.
Durante il blitz, uno dei malviventi è scivolato ed è rimasto indietro rispetto agli altri che, nel frattempo, si erano già dati alla fuga. Il titolare del ‘Violino’, Luca Babbini, e alcuni camerieri hanno rincorso gli incappucciati anche fuori dal locale, nelle vie limitrofe. Babbini è riuscito a fermare il giovane che era scivolato. Il malvivente, quando si è sentito preso, gli ha sferrato un pugno, procurando al proprietario del ristorante una ferita lieve. Nel frattempo, sono stati avvertiti i carabinieri che sono subiti accorsi sul posto. Il giovane preso, un 25enne cremonese con precedenti per droga, è stato denunciato per imbrattamento, danneggiamento in concorso e lesioni personali. Non ha fornito indicazioni e spiegazioni, ma è riconducibile all’area anarchica dei centri sociali. Il titolare del ‘Violino’ è andato in ospedale per farsi medicare e alla caserma dei carabinieri per sporgere denuncia.
I sei autori del gesto hanno lasciato nel locale dei volantini di rivendicazione che recitano: “Tra il 10 e il 30 settembre i detenuti in lotta hanno indetto delle mobilitazioni di protesta contro il sistema carcere all’interno delle patrie galere. Questo è il nostro modo complice e solidale per attaccare la società carceraria in cui esistiamo ma non respiriamo! Da una parte i ricchi che mangiano e ingrassano a dismisura, dall’altra segregati di stato che combattono anche attraverso lo sciopero della fame e del carrello in alcune carceri e anche in quella di Cremona. Sappiamo da che parte stare. Dietro quella barricata ci siamo tutte e tutti, oppressi dentro le gabbie e sfruttati all’interno di questo mondo invivibile”. Gli altri cinque responsabili dell’irruzione al ‘Violino’ sono in fase di identificazione.

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