Sospensiva negata a Beltrami, la replica: "Ora si entra nel merito"
AGGIORNAMENTO – Non c’è ragione di sospendere l’esito della gara con cui la Provincia di Cremona ha affidato i lavori per il raddoppio della Paullese. Questo il responso del Consiglio di Stato, a cui si era rivolta la ditta Beltrami, dopo l’esito di analoga richiesta fatta al Tar, che il 26 giugno scorso l’aveva rigettata. Soddisfazione da parte del presidente della Provincia Massimiliano Salini (vedi sotto), ma convinzione di essere nel giusto e che anzi la partita vera cominci soltanto adesso, da parte di Carlo Beltrami. A suo nome, parla l’avvocato dell’impresa di costruzioni di Paderno Ponchielli, Giovanni Guareschi: “Il presidente è ovviamente rammaricato, ma restiamo convinti che vi fossero ragioni di fatto e di diritto a giustificare la sospensiva” (la richiesta della Beltrami era infatti che il tribunale sospendesse l’aggiudicazione dei lavori decretata a favore dell’Ati Carron-Vezzola). Il prossimo passo sarà la richiesta di fissazione dell’udienza presso il Tar Brescia, la prossima settimana, per avviare quello che sarà il vero processo nel merito. Si preannunciano tempi piuttosto lunghi per la prima udienza, presumibilmente primavera 2014. “Considerato che l’assegnazione dei lavori all’Ati coordinata dalla Beltrami non è più all’orizzonte – spiega l’avvocato – quello che faremo in sede di giudizio di merito sarà una richiesta danni proporzionale all’importo dell’appalto, nell’ordine di qualche punto percentuale”. Tra le ragioni di rammarico dell’impresa, anche la perdita di un’importante occasione di lavoro per le imprese del territorio, quindi per la mano d’opera locale.
“Questa ulteriore vittoria in sede giurisdizionale – dichiara il presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, cui spetta la delega alle Grandi opere – è frutto della tenacia con cui questa Amministrazione, facendosi carico di una richiesta che veniva da tutto il territorio in maniera unitaria, ha difeso quest’opera. Da una parte c’è l’importanza di un procedimento portato avanti con perizia e piena correttezza da parte dei tecnici e dei collaboratori della Provincia; dall’altra parte c’è la scelta politica di puntare sul collegamento con Milano come vera priorità di questa Amministrazione. Abbiamo sempre sostenuto con forza e coerenza il fatto che lo sviluppo del nostro territorio passa dagli investimenti in ambito infrastrutturale; e questa coerenza, lo diciamo con soddisfazione, è stata premiata. Ora ci auguriamo che questa vittoria del territorio, condivisa con tanti amministratori locali, con le forze economiche e le organizzazioni sindacali, possa dare un po’ di serenità e trasmettere un senso di fiducia che faccia da traino alla ripartenza economica della nostra provincia”.
Dunque i lavori sull’infrastruttura potranno continuare. Il Tar di Brescia il 26 giugno scorso aveva respinto l’istanza con cui l’azienda di Paderno Ponchielli chiedeva la sospensiva del cantiere, contestando la gara della Provincia di Cremona che aveva visto emergere l’associazione temporanea di impresa (Ati) delle ditte Carron di Treviso e Vezzola di Desenzano del Garda.
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