Cronaca

A scuola mense più care, ma più difficile esonerare i figli

Il costo della mensa nelle scuole primarie e dell’infanzia cremonesi è aumentato di 50 centesimi al giorno quest’anno, ma allo stesso tempo alcune scuole irrigidiscono la possibilità per le famiglie di non usufruire del servizio. Nelle scuole a tempo pieno dell’istituto comprensivo Cremona 1, ad esempio (Capra Plasio, Miglioli, Trento e Trieste), quest’anno per la prima volta viene messa nero su bianco “la partecipazione obbligatoria alla mensa per tutti i bambini, fatti salvi i casi attestati con certificazione mediche”. Prima non era così, almeno in alcuni dei plessi, che svolgono 40 ore settimanali di lezione, dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 16. Fino all’anno scorso i genitori che non volevano lasciare i figli a mensa  (tra le 12,30 e le 14 circa) per i motivi più disparati,  potevano andare a ritirarli per poi ricondurli in classe alla ripresa pomeridiana. Non erano necessarie particolari motivazioni, né andavano compilate richieste specifiche. Da quest’anno, musica cambiata e necessità di comunicare per iscritto le motivazioni della rinuncia alla mensa, comprese le motivazioni economiche, su cui compensibilmente in passato si sorvolava.

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