Cronaca

Differenziata porta a porta, in centro solo dal 2014

Un regolamento severissimo, che chiede ai cremonesi di voltar pagina sulla raccolta dei rifiuti, teso a scoraggiare i sempre più frequenti episodi di abbandono dei rifiuti vicino ai cassonetti e che chiede – ad esempio –  ai cittadini di ripulire lo spazio di marciapiede su cui lasciano l’immondizia, dopo che questa viene ritirata. Con sanzioni, in quest’ultimo caso, variabili tra i 50 e 300 euro. E’ il nuovo regolamento di igiene urbana discusso lunedì pomeriggio in Commissione Ambiente, una riunione voluta dall’assessore Francesco Bordi per avere un nuovo regolamento prima dell’implementazione della raccolta differenziata previsto per i primi di novembre. La raccolta differenziata porta a porta – questa la prima novità emersa dall’incontro – raggiungerà entrò la fine del 2013 il 45% dell’utenza cittadina (ora siamo al 23-24%). Tutti i quartieri, ad esclusione del centro storico, saranno interessati  alla nuova modalità di raccolta.  Mentre per quanto riguarda le case del cuore della città si dovrà aspettare il 2014. “Il lavoro in questo caso è molto più complesso”, ha spiegato il dirigente del settore Ambiente Enrico Bresciani, “prevede un coinvolgimento capillare dei residenti, ma entro l’anno prossimo andrà necessariamente completato”. Con l’estensione della differenziata porta a porta al 45% dei residenti, la percentuale rispetto al totale dei rifiuti prodotti salirà al 55-60%. Ancora poco, se si pensa alle cifre dei piccoli comuni, ma in questo caso quantità non fa rima con qualità. “In Comuni della stessa provincia di Cremona con percentuali più elevate -ha detto Bresciani – spesso la qualità del rifiuto differenziato non è buona, al contrario del capoluogo”. E’ quanto è emerso dal Conai (il consorzio delle imprese che effettuano il riciclo dei materiali) in un recente incontro con l’Anci per la revisione dell’accordo nazionale, al quale ha partecipato di recente Bordi.

E’ la severità del regolamento ad essere duramente contestata dalle minoranze di Ferdinando Quinzani (Cremona per la Libertà) e Maura Ruggeri (Pd), in quanto  si scontrerebbe con le regole del buon senso. “Mi sembra impensabile – afferma Quinzani – che un residente esca di casa al mattino, lasciando il sacchetto dei rifiuti sul marciapiede e possa ripulire il suolo pubblico dopo che è passato il camion della raccolta. Cosa dovrebbe fare, non andare al lavoro per pulire il marciapiede?” L’articolo 9 infatti è perentorio: “Dove, per il mancato assenso del proprietario o per caratteristiche particolari, non fosse possibile posizionare alcun contenitore in area privata, l’utente dovrà deporre i rifiuti in modo ben ordinato, direttamente su suolo pubblico, prospiciente le proprietà interessate o, ove presenti, in appositi contenitori, negli orari immediatamente precedenti l’effettuazione del servizio secondo quanto stabilito dal Gestore e dovrà garantire, se necessario, l’immediata pulizia dell’area pubblica dopo la rimozione dei rifiuti”. Probabilmente l’articolo verrà modificato, alleggerendo l’obbligo, ma il cambio di rotta è evidente. “Rendiamoci conto – ha spiegato Bresciani – che in molte città è già così. Immaginiamoci cosa diventerebbe il centro storico, dove in molti condomini il gestore del servizio non può entrare nell’area privata, se il cittadino – utente non fosse responsabilizzato”. E della necessità di far cambiare mentalità ha parlato esplicitamente lo stesso Bordi: “C’è un inciviltà crescente in questo periodo. Molta gente non ha proprio la cultura della differenziata”. Ma Quinzani insiste: “Inutile mettere per iscritto cose che la gente non potrà rispettare. Non dimentichiamo poi che si paga per questo servizio e la pulizia del marciapiede dovrebbe essere a carico del gestore”.

Altro punto incriminato, quello che prevede sanzioni anche per chi, trovando tutte piene le campane della differenziata (vetro, lattine, ecc), lascia il proprio sacchetto fuori. Si tratta di abbandono di rifiuti e la multa prevista  è da 50 a 300 euro, la stessa di chi non pulisce il marciapiede antistante l’abitazione. Stessa sanzione anche per i proprietari di cani che non raccolgono gli escrementi; e per i gestori di bar o esercizi pubblici che non ripuliscono l’area esterna di loro competenza.

Il regolamento è al momento allo stato di bozza e dovrebbe essere approvato dalla Giunta in settimana per approdare in Consiglio lunedì 30 settembre. Potrebbe esserci una nuova riunione prima di allora, oppure il testo potrebbe essere emendato direttamente in Consiglio.

g.b.

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