Pedalata anti-inceneritore Piano rifiuti in sordina nel capoluogo
No all’inceneritore è il tema della pedalata che prenderà il via domenica 22 settembre da piazza Stradivari, con ritrovo alle 16. L’evento è rivolto ai cremonesi di tutte le età: studenti, pensionati, famiglie ed attivisti/e per i beni comuni.
La biciclettata dopo aver raggiunto e “toccato con mano” la struttura dell’inceneritore si fermerà al Bosco per un rinfresco offerto dal Comitato. Organizza il Comitato No Inceneritori Cremona (http://noinceneritoricremona.blogspot.it/).
Il tema si inserisce anche nella revisione del Piano Rifiuti che sta facendo l’amministrazione provinciale, tema che, mentre a Crema è all’odine del giorno con Forum aperti al pubblico organizzati da Comune e Provincia, nel capoluogo sta passando completamente in sordina. Cremona è il centro abitato più in arretrato con la raccolta differenziata rispetto al resto del territorio provinciale.
“Gli inceneritori – si legge nel blog – sono complessi industriali che comportano la fuoriuscita di fumi contenenti sostanze chimiche pericolose per la salute e per l’ambiente, soprattutto in Pianura Padana, che compare già tra i territori più inquinati d’Europa. A Cremona perché sono già presenti sul nostro territorio due inceneritori, l’inquinamento Tamoil e la Ex discarica di S. Rocco da bonificare. Il processo di incenerimento comporta l’immissione in atmosfera di fumi tossici costituiti, oltre che dalle note diossine, da almeno 200/250 differenti composti chimici che possono creare problemi di salute. Le polveri fini e finissime, ad esempio, che sono sempre prodotte attraverso un processo di combustione, riescono ad entrare nell’organismo a causa delle dimensioni piccolissime, determinando problemi respiratori e metabolici: a Cremona a fine Aprile eravamo già fuori legge con più di trenta giorni di sforamento (il limite di sforamento massimo annuo è di trentacinque). Le polveri sottili sono causa di trombosi ed embolie polmonari”.
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