Cronaca

Tribunale: ricorso avanti, Bonaldi: 'Solo con accordo avvocati'

Non si sono fatte attendere le reazioni alla notizia del no del Tar di Brescia alla sospensiva al decreto per la revisione della geografia giudiziaria, che di fatto a determinato la chiusura del tribunale di Crema. Ora resterà come archivio per un massimo di cinque anni, anche se avvocati e sindaci non demordono e nonostante il no alla sospensiva potrebbero andare avanti con il ricorso ed arrivare fino al Consiglio di Stato. A confermarlo in sindaco Stefania Bonaldi, che intende andare avanti con il ricorso, ma solo se anche gli avvocati saranno d’accordo. “Il mandato dato dalla giunta prevedeva già in origine il ricorso al Tar insieme all’ordine degli avvocati di crema. – spiega il sindaco – Questo l’orientamento emerso anche dall’ufficio ci presidenza della consulta dei sindaci all’unanimità, dopodiché la scelta tecnica dell’ordine avvocati, cui ci siamo rimessi, ha privilegiato l’anticipo di un provvedimento cautelare di sospensiva. L’amministrazione resta quindi orientata al deposito del ricorso vero e proprio, in coerenza con l’azione intrapresa”.
“Il presupposto – specifica però il primo cittadino – é naturalmente però che anche l’ordine avvocati intenda proseguire su questa linea”.
Ma nel frattempo non mancano le polemiche. Torna a puntare il dito contro Pd e Pdl il segretario cittadino della Lega Nord, Dino Losa.
“La notizia arrivata in queste ore da Brescia del mancato accoglimento, da parte del Tar, della richiesta di sospensiva delle procedure di chiusura del tribunale, unitamente alle immagini dei camion ed operai impegnati nei lavori di trasloco, mettono purtroppo la parola fine ad una vicenda che vede Crema essere spogliata ancora una volta di un servizio importante per tutta la comunità. Un finale purtroppo già scritto da qualche tempo, come chiaramente immortalato in un manifesto affisso in città dalla Lega oltre un mese fa (che sarà nuovamente affisso da martedì della prossima settimana) nel quale si indicavano chiaramente il Pd ed il Pdl come i responsabili della chiusura del tribunale per la loro volontà di non aderire alla richiesta di bloccare la riforma avanzata dalla Lega lungo tutta l’estate”.
Il segretario Dino Losa allo stesso tempo punta il dito contro gli esponenti locali dei due partiti e contro il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, rea, a suo dire, di essersi “interessato a come riutilizzare un domani la struttura, dando l’impressione a molti (specialmente coloro che potevano sparigliare le carte sul tavolo) che la battaglia fosse inutile”. Losa parla di iniziative tardive, di viaggi inutili, buoni solo per crearsi un alibi e dell’assenza degli esponenti di maggior riferimento del Pd nella battaglia. “E non ci riferiamo al solito Pizzetti”, conclude il segretario del Carroccio.

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