Aperto lo scrigno della liuteria Il ministro Bray: 'Simbolo di un paese che crede nella cultura' Presenti Tajani, Bersani e Tremonti
Foto Francesco Sessa – video Greta Filippini (interventi Perri, Arvedi, Tajani, Bray)
E’ partito ufficialmente il Museo del Violino. Tanta gente e tanta emozione in piazza Marconi, allestita in grande stile per l’occasione. Flash e telecamere hanno ripreso il momento, alla presenza del Ministro per i Beni culturali Massimo Bray, dei parlamentari Pierluigi Bersani e Giulio Tremonti e del vicepresidente della commissione europea Antonio Tajani. Arrivati in anticipo, il ministro e il parlamentare Bersani hanno visitato il Museo accompagnati dallo staff, soffermandosi a lungo a osservare gli strumenti e a sfogliare le pagine multimediali. Presenti, a fare gli onori di casa, il sindaco Oreste Perri e il cavaliere Giovanni Arvedi, artefice del restauro e della realizzazione di piazza Marconi e del Museo. Intorno alle 17.30, i discorsi dal palco e il taglio del nastro sulle note della Fanfara dei Bersaglieri di Cremona. A seguire, benedizione del Vescovo e visita riservata alle autorità, agli ospiti e ai cittadini in possesso dell’invito.
Settanta strumenti ad arco sono riuniti a palazzo dell’Arte, ristrutturato dalla Fondazione Arvedi Buschini. Qui, da oggi, potranno essere ammirate le creazioni di Andrea Amati, Antonio Stradivari e Giuseppe Guarneri. Qui sono stati riuniti i gioielli di Cremona, la collezione di Archi di palazzo Comunale e le opere del museo Stradivariano. Non solo museo, però, anche laboratori all’avanguardia e mostre temporanee. Per un tesoro, uno scrigno, che da oggi – con l’inaugurazione e lo Stradivari Festival (concerto alle 21 della Festival Strings Lucerne) – prende davvero vita.
IL MINISTRO: MUSEO SIMBOLO DI UN PAESE CHE CREDE NELLA CULTURA
“Due anni fa c’era un buco – ha detto il sindaco Oreste Perri da palco, davanti ad una piazza gremita – Grazie ad Arvedi adesso abbiamo il tempio dell’eccellenza di Cremona. Un sogno che è diventato realtà. Un cambiamento, una svolta per il futuro della città”. “Il Museo e la piazza – ha detto il cavaliere Giovanni Arvedi – sono nati dalla volontà di lasciare a Cremona un ricordo della nostra famiglia che qui vive e lavora da molti, moltissimi anni. Inaugurare il Museo è mantenere aperta la porta della storia della cultura, di un’arte, quella degli strumenti ad arco, una magica creazione mai eguagliata e superata nel tempo”. “Cremona – ha proseguito il vicepresidente della commissione europea Tajani – con il suo Museo del Violino deve essere inserita nei circuiti culturali europei e deve far parte di Expo 2015″. “Questo Museo – ha detto al microfono Cristina Cappellini, assessore alla cultura della Regione – è al centro di un percorso che va oltre Cremona e oltre la Lombardia. Sono orgogliosa, anche da soncinese, dunque del territorio, perché questa iniziativa è un esempio della cultura come motore della crisi”.
“La cultura – ha concluso il ministro Bray – si basa sulla tradizione e unisce le comunità. E’ importante che il governo sia qui oggi, anzi grazie a chi ha pensato di invitarmi. Il Museo del Violino di Cremona è un simbolo di un paese che crede nella cultura. Il saper fare liutario unisce materiale e immateriale e questo è il massimo della bellezza, dell’arte. Quando c’è un privato che investe e partecipa alla cultura della sua città e del suo paese siamo davanti ad un esempio positivo”.
FOTO DI FRANCESCO SESSA
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