Cronaca

In difficoltà il settore casa, imprese e addetti in calo

Anche il settore casalinghi, che comprende imprese operanti nella fabbricazione e nel commercio di prodotti per la casa (stoviglie, mobili, apparecchi per uso domestico, tessuti ecc.), è in difficoltà. Tante sono le attività di questo tipo in provincia di Cremona. Risentono della crisi. E ne sono scomparse diverse nel giro di un anno. 212mila le imprese nel settore casalinghi in Italia. Un peso importante in Lombardia: 28mila. Un salone internazionale, Macef, è in programma dal 12 al 15 settembre a Fieramilano.

Sono 150mila gli addetti in regione su un totale italiano di 707mila. Le imprese lombarde del settore sono molto impegnate nelle esportazioni: 1,7 miliardi di beni venduti nel mondo nei primi tre mesi dell’anno contro un import di quasi un miliardo (lieve calo rispetto al primo trimestre 2012). Il tutto emerge da un’elaborazione del servizio studi della Camera di commercio di Milano sui dati di Infocamere al secondo trimestre 2013 e 2012 e Istat al primo trimestre 2013.

Nel nostro territorio 770 imprese del settore casalinghi nel primo trimestre 2013: 268 attive nel manifatturiero, 76 nel commercio all’ingrosso e 426 nel commercio al dettaglio. Se ne contavano 776 un anno prima: 273 nel manifatturiero, 76 nell’ingrosso e 427 nel commercio al dettaglio. Tra 2012 e 2013 gli addetti sono passati da 2664 a 2625 (-1,46%). Un calo comunque più contenuto rispetto all’andamento nazionale (-5,7%).

Le prime province in Italia per attività sono: Roma con 15mila imprese e 31mila addetti, Napoli (14mila, 20mila), Milano (9mila, ma prima per i 58mila addetti), Torino (6mila, 17mila). Tra le prime anche Bari, Salerno, Catania, Palermo, Firenze.

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