In 2000 per 800 posti in professioni sanitarie Cremona, tutto esaurito
Corsa alle lauree che assicurano (o dovrebbero) il posto di lavoro. Ai test d’ingresso per le lauree in professioni sanitarie che si sono svolti all’Università di Brescia il 4 settembre, hanno partecipato in 2034, da tutta Italia. Per Infermieristica, Tecnico di radiologia e Fisioterapista i posti a disposizione sono rispettivamente 400, 35 e 90, gli stessi dell’anno scorso, nelle tre sedi di Brescia, Mantova e Cremona. Non ancora selezionati i nomi dei fortunati (c’è da aspettare il 19 settembre), provenienti da tutta Italia, che si sono aggiudicati uno dei 795 posti nelle aule di professioni sanitarie. Qualche nube sul loro futuro lavorativo, certo fino a qualche anno fa, viene lasciata intendere dal direttore del corso di Laurea in Infermieristica, Giuseppe Romanelli: “Le possibilità lavorative sono diverse. È vero che avevamo bisogno di medici, infermieri, fisioterapisti. Ma è successo che un po’ per la crisi economica un po’ per l’età biologica che è andata migliorando e tiene le persone al lavoro, ci siamo ritrovati con professioni non così aderenti alla situazione reale». È cresciuta l’età pensionabile, anche per le donne che sono la maggioranza; e i budget della sanità più ridotti hanno fatto calare le assunzioni: «Già ora – rileva Romanelli – c’è un 10% di infermieri laureati che hanno difficoltà a trovare lavoro».
Un situazione vera a Brescia, ma meno realistica per Cremona, dove dalla sede dei corsi di laurea presso l’Ospedale, rilevano che i centri più piccoli di Brescia restano ad occupazione piena. “Come per tutte le professioni – afferma la responsabile dei corsi cremonesi – sono cambiate in questi ultimi anni le modalità d’accesso. Da tempo non vengono più banditi concorsi, quindi il personale viene assunto con altre modalità: attraverso collaborazioni con cooperative o con contratti a tempo determinato e a rapporto professionale”.
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