Cronaca

Provincia, spiccioli per gli arredi scolastici ma altri 18mila euro per la consulenza legale

La Provincia ha solo spiccioli per rinnovare gli arredi scolastici, ossia banchi, sedie, tavoli ormai obsoleti nel 40% degli istituti superiori, ma riesce comunque a mantenere in vita la costosa consulenza legale con lo studio milanese Sciumé e Zaccheo, avviata all’inizio del mandato Salini per poco meno  di 40mila euro all’anno. Beninteso, si tratta  di voci di bilancio assolutamente distinte, ma il confronto tra l’entità delle due somme stanziate nei giorni scorsi (650 euro per cinque cattedre e 18mila per lo studio legale) in questo periodo di crisi per tutti, dà l’immagine di una spesa pubblica che i cittadini non riescono più a comprendere. Di pochi giorni fa gli impegni di spesa ufficiali, su due distinti capitoli del bilancio 2013. Il primo, uscito dal settore Patrimonio della Provincia, stanza 650mila euro per l’acquisto di 5 cattedre per gli insegnanti, il massimo che l’ente di corso Vittorio Emanuele riesce a fare, a fronte delle numerose richieste provenienti dai dirigenti scolastici. La determina sulle scuole prende atto “delle richieste avanzate da alcuni Istituti scolastici di istruzione secondaria superiore di competenza della Provincia, in merito alla provvista di arredi per il prossimo anno scolastico 2013/2014, dovute all’aumento delle classi o per la sostituzione di arredi obsoleti o ammalorati”; aggiunge che “da precedenti sondaggi il 40% dei banchi e delle sedie risultano obsoleti o usurati e  che le risorse a disposizione non consentono al momento il soddisfacimento di tutte le necessità”. “Per questo – si legge ancora – effettuate le opportune verifiche con i medesimi istituti scolastici, si è ritenuto opportuno provvedere alla sostituzione e fornitura di arredi da aula (banco, cattedra e sedute) quale esigenza più urgente”. Cifra totale, 539 euro più Iva, alla ditta Metalferro che fornirà entro settembre le nuove cattedre.

I diciottomila euro allo studio legale Sciumé e Zaccheo costituiscono invece il saldo dell’importo già stanziato ad inizio anno di 20mila euro, quando venne rinnovato l’incarico annuale (scadenza gennaio 2014) allo studio milanese. Incarico che dal 2009 ad oggi è già costato alla Provincia di Cremona 40mila euro l’anno. Le necessità di difesa di fronte ai contenziosi e la tutela degli interessi dell’ente hanno determinato l’aumento dello stanziamento deciso a inizio anno, raggiungendo così la cifra degli anni precedenti. Un po’ meno per la verità, perchè dallo stesso  fondo erano già stati prelevati 2mila euro per l’unità di progetto Paullese. E le consulenze legali affidate allo studio milanese non finiscono qui. Per seguire la Provincia nell’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nei comuni cremonesi, nel 2010 venne pagata una parcella da oltre 140mila euro. Uno dei titolari dello studio è  inoltre vicepresidente delle Centropadane designato dal presidente Massimiliano Salini. Aberto Sciumé percepisce per questo incarico un’indennità di 25mila euro all’anno. A pagare però in questo caso non è la Provincia ma la concessionaria dell’A21.

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