Cronaca

Scuole, dirigenze in ritardo anche il Manin nella lista delle reggenze

Liceo classico Manin, istituto tecnico Pacioli di Crema e Romani di Casalmaggiore sono le tre scuole che non sanno ancora se i rispettivi dirigenti scolastici saranno confermati dal prossimo settembre. Dirigenti “storici”, come Pietro Belisario (Manin) e Giuseppe Strada (Pacioli) entrambi già in età di pensione, hanno chiesto di rimanere in servizio ma la risposta non è ancora arrivata dall’ufficio scolastico regionale e difficilmente arriverà entro Ferragosto. Quasi scontata una loro riconferma, anche perchè il blocco del concorso per dirigenti e la presenza di altre sedi scolastiche vacanti a livello provinciale, rende improbabile una loro sostituzione o peggio ancora una reggenza, situazione in cui si troveranno molte scuole cremonesi. Anche l‘Ipiall Stradivari, sede di Liuteria e del liceo musicale, che attende da oltre un anno il riconoscimento ministeriale di scuola speciale con deroga ai parametri numerici. Un’ultima speranza che ciò avvenga è legata all’approvazione del prossimo “decreto del fare” annunciato dal governo Letta. All’interno del provvedimento  ci sarebbe infatti il recepimento di quanto richiesto dalle regioni e dagli enti locali da tempo, ossia il riconoscimento di un numero di autonomie scolastiche sulla base della media degli iscritti in ciascuna provincia e non sugli iscritti del singolo istituto. “Se si desse applicazione a quanto richiesto – spiega l’assessore all’Istruzione Paola Orini – le tre scuole attualmente sottodimensionate del cremonese avrebbero pienamente diritto all’autonomia, in quanto la media degli iscritti in provincia arriva a sfiorare i 1000 studenti, cifra molto più alta dei 600 iscritti per singola scuola attualmente richiesti. In provincia ci sono istituti che arrivano ai 1500 alunni: stando alla lettera delle disposizioni in vigore potremmo paradossalmente chiedere lo sdoppiamento di questi istituti. Altro paradosso è che la Regione ha approvato il nostro piano provinciale di dimensionamento, che riconosce appunto le tre autonomie; per non dire del fatto che il Beltrami supera la quota di iscritti richiesti, grazie alle iscrizioni ai corsi serali, giunte successivamente al termine.  Io spero – conclude Orini – che questo Governo che ha saputo prendere provvedimenti celeri in materia di cultura, riesca a varare anche queste norme riguardanti la scuola”.

Resta però  il fatto che Stradivari, scuola decisamente complessa,  è senza dirigente e figura ancora come normale scuola sottodimensionata dell’elenco regionale delle sedi disponibili, al pari dell’istituto tecnico Beltrami. Entrambe quindi sembrano avviate verso una reggenza (stessa situazione del liceo scientifico Da Vinci di Crema).

Ma in attesa di un titolare o di un reggente sono ancora due dei nuovi istituti comprensivi creati in città: il Cremona4 con sede in via Corte (scuola Don Primo Mazzolari) e il Cremona5 di via S.Bernardo (scuola Stradivari). Completata invece la dirigenza degli altri tre IC: Piergiorgio Poli al Cremona1 (Trento e Trieste – Campi); Alessandro Miglioli al Cremona2 (Virgilio – Bissolati – Monteverdi); Renato Suppini (Cremona3).

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