Il Pd cerca un "mediatore" cremasco Pdl, addio a Rossi se diventa Forza Italia
Sarà di fuoco il prossimo settembre per la politica cremonese. Il Pd, maggior partito, si trova infatti a dover, in poche settimane, giocare le carte del suo futuro in provincia: la scelta per la segreteria provinciale (Titta Magnoli considera concluso il suo “giro” al vertice con la preparazione alle elezioni amministrative 2014) e il candidato sindaco per la città di Cremona (oltre a quello di Casalmaggiore ma la ricandidatura di Silla è scontata). Sulla segreteria provinciale si sta giocando una partita cruciale: l’ultima riunione tenuta a Piadena ha visto volare gli stracci, quasi che il confronto interno si debba fermare ai pro-contro Magnoli e ai pro-contro Pizzetti ripronendo scontri che agli esterni al partito sembrano, in verità, battaglie personali che nulla hanno a che fare con la politica e con il territorio. La gente non capisce e il partito si trova bloccato in un braccio di ferro senza futuro. La situazione interna, d’altro canto, è questa. Sappiamo che è in corso una mediazione tra le varie componenti interne che potrebbe portare alla indicazione di un segretario di garanzia per mettere d’accordo le anime divise del Partito Democratico. E’ chiaro che in una simile situazione il nome di garanzia potrebbe uscire solo dalla componente cremasca che ha numeri pesanti e già risultati elettorali notevoli (il nuovo sindaco, un consigliere regionale, un parlamentare).
Se a livello nazionale si andrà al voto prima della fine dell’anno salteranno i congressi provinciali e tutto verrà congelato fino al prossimo anno rimandando le scelte. E a proposito di voto, però locale, la coalizione di centrosinistra accompagnata da alcune liste civiche (una, quella legata a Partecipolis, potrebbe fare il pieno di voti trasversali con i nomi che stanno girando in città) sembra trovare l’accordo su Gianluca Galimberti, professore dell’Aselli e della Cattolica di Brescia, già presidente diocesano dell’azione Cattolica. Non tutte le componenti del partito sembrano però orientate ad un sì tranquillo, guardando già a chi dovrà eventualmente affiancare il professore nella squadra di giunta che certamente avrà bisogno di gente che conosca la macchina comunale. Insomma settembre sarà importante anche per questo oltre che per la segreteria. Galimberti non dovrebbe aver problemi anche con Sel e potrebbe trovare voti, a sorpresa, anche in altre aree.
Ma anche nel Pdl il caos è totale. Il prossimo passaggio a Forza Italia porterà all’addio di Luca Rossi dal vertice provinciale. I numeri sembrano dar certezze alla componente ciellina del partito e probabilmente ci sarà il tentativo di uomini vicini a Carlo Malvezzi, consigliere regionale, di prendere in mano il partito. Proprio Malvezzi sarebbe stato sondato da una categoria economica per la corsa a sindaco di Cremona ma avrebbe rifiutato. Salini sarebbe fuori gioco (soresinese, residente nel cremasco). Ed ecco in atto la pressione su Oreste Perri perché si rimetta in pista anche alle prossime elezioni amministrative. Per Perri ci sono due nodi: Roberto Nolli (dal Perri2 dovrebbe essere escluso) e la Lega che potrebbe correre da sola con un proprio candidato così com’è avvenuto alle ultime elezioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA