Cronaca

Turismo, la Provincia si difende: 'Strutture in crescita, non in calo'

“Il territorio cremonese presenta un patrimonio ricettivo variegato e ben distribuito, con servizi innovativi e di qualità, in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta turistica e di incoming, sia culturale-artistica, che ambientale e gastronomica”. Il settore Turismo della Provincia replica alla notizia pubblicata sul calo del 4,5% delle strutture ricettive in provincia. “I Bed and Breakfast sono passati, in provincia di Cremona, da 14 nel 2007 a 35 nel 2012, con un +6 unità rispetto allo stesso 2011 – si legge nel comunicato stampa arrivato in redazione – Non solo: a Cremona città i B&B sono passati da 2 nel 2007 a 9 nel 2012. Inoltre, positivo aumento,a livello provinciale, anche delle strutture totali (alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale, Case per ferie, ect) che da 105 nel 2007 sono passati a 151 (+46 unità) nel 2012. Il numero letti è passato, sempre in provincia di Cremona, da 3.242 a 3.896 nel 2012; considerevole aumento registrato anche in città (+88, stesso periodo). Quindi un quadro che, seppur segnato dall’attuale congiuntura, ha visto l’imprenditoria ricettiva di Cremona e del territorio prepararsi adeguatamente alla domanda turistica”.

“L’offerta turistico-ricettiva a livello territoriale dimostra un concreto dinamismo, pur in un periodo di crisi – ha precisato Matteo Soccini, assessore al Turismo della Provincia di Cremona – Le novità in cui si inseriscono il Museo del Violino, il riconoscimento del “saper fare liutario” iscritto nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO, oltre ai numerosi eventi, che richiamano ogni anno turisti italiani e stranieri, tra cui il Cremona Summer Festival con le sue Master Class, o kermesse internazionali, come Cremona Mondomusica a CremonaFiere, propongono il nostro territorio per un futuro sviluppo nell’ottica di un moderno turismo, che valorizza anche i piccoli centri”.

“Quindi – riprende il comunicato – la collocazione di Cremona penultima in Lombardia deriva probabilmente da una classificazione delle realtà ricettive che non considera l’ospitalità di strutture che sono caratteristiche invece di centri minori e diffusi. In particolare, le caratteristiche rurali del territorio sono valorizzate anche dalla presenza diffusa di numerosi agriturismi, che si trovano in contesti di pregio naturalistico ed architettonico. I dati registrati sul portale “new turismo” della Regione Lombardia (portale gestionale in cui vengono caricati i dati della consistenza delle strutture ricettive e dei flussi turistici; dati che una volta validati, diventeranno dati ufficiali ISTAT) dimostrano a consuntivo (anno 2012) gli incrementi sopra citati”.

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