Bimbo morto in sala parto, dieci indagati per aborto colposo
Ci sono dieci indagati per la morte del bimbo nella sala parto dell’ospedale di Asola. È il primo atto dell’indagine per aborto colposo portata avanti dalla procura di Mantova dopo le denunce incrociate tra i parenti del bambino morto prima del cesareo e i sanitari dell’ospedale di Asola. Sul registro degli indagati, dunque, figurano dieci nomi. Sono quelli dei medici e degli infermieri che venerdì sera si sono occupati di Sara Baldo, la 28enne di Pieve San Giacomo all’ottavo mese di gravidanza entrata in ospedale alle 13,30 di venerdì con forti dolori al ventre. La prima visita con il tracciato aveva rilevato il battito del bimbo, che è morto poco dopo le 15 per le conseguenze del distacco della placenta. Da parte loro i familiari della Baldo sostengono che i medici avrebbero dovuto eseguire subito il taglio cesareo, mentre dalla direzione dell’ospedale Carlo Poma di Mantova si parla di un “evento incontrollabile, repentino e che ha conseguenze quasi sempre drammatiche per il feto”. Ora si aspettano i risultati dell’esame autoptico sul bimbo. Sara Baldo, intanto, si è ripresa. Le sue condizioni di salute sono buone, non è più in terapia intensiva.
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