Cronaca

A Cremona la "festa del turbante" Migliaia di Sikh al parco al Po

Nelle aree della pista ciclabile del Parco al Po, la festa sikh del Dastar Day, «il giorno di consapevolezza per i turbanti», appuntamento che si svolge in molte capitali europee e ha come scopo quello di diffondere la conoscenza riguardo al turbante (“dastar” in punjabi) e rivendicarne il fondamentale  significato per i fedeli sikh. Festa  aperta a tutta la cittadinanza e quindi occasione di conoscenza con una religione completamente diversa da quelle del mondo occidentale, ma ben integrata in esse. Migliaia i partecipanti all’evento, arrivati da tutta la regione con pullman che hanno riempito il piazzale davanti al bocciodromo.

L’organizzazione è a cura dell’associazione Gurdwara Sri Kalgidhar Sahib, che rappresenta la comunità Sikh facente capo al tempio di Pessina Cremonese. Continuerà fino alle 19 circa.  Elemento centrale delle manifestazioni è naturalmente il tipico copricapo, ma la parte gastronomica ha un ruolo importante, con stand aperti per  tutta la cittadinanza. L’evento sarà trasmesso sulle reti televisive indiane nel mondo.

Il turbante rappresenta uno degli elementi simbolici fondamentali della religione Sikh, diffusa nella regione indiana del Punjab e nella quale si riconoscono molti degli immigrati nella Bassa. E’ molto più di un copricapo qualsiasi, simbolo della connessione con Dio e dichiarazione di appartenenza al Guru, dal quale viene ricevuto. Considerata un’estensione del corpo, è simbolo della fierezza e dell’orgoglio dei Sikh nel professare la propria religione.

I maschi che lo indossano non lo possono mai togliere e questo è stato all’origine di singolari fatti cronaca (indiani che “disobbediscono” alle richieste dei vigilantes degli aereoporti; che rifiutano di indossare il casco, ecc).  Tra le regole del Khalsa, “l’ortodossia”, ci sono poi l’obbligo di austerità nei costumi (astinenza da alcol, fumo, droghe), servizio volontario agli altri nei langar, oltre all’uso di adottare il cognome Singh (“leone”) per i maschi e Kaur (“principessa”) per le femmine.

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