Tribunale, sfuma la speranza di proroga 'Non in calendario'
Tribunale, sfuma la speranza di una proroga di un anno. Tutto questo dopo il via libera la settimana scorsa in commissione Giustizia al Senato della proposta di proroga dei termini per l’entrata in vigore delle norme sulla riorganizzazione della geografia giudiziaria. La proposta, avanzata dal senatore Casson del PD, aveva riacceso un barlume di speranza per bloccare un provvedimento ritenuto da più parti profondamente sbagliato. Ma a tutt’oggi le speranze sono veramente ridotte al lumicino. Per poter avere i suoi effetti, il provvedimento doveva passare all’esame delle aule, prima a Palazzo Madama e poi inviato alla Camera in tempo per l’approvazione definitiva prima della pausa estiva, fissata a partire dal 10 agosto. Ma a tutt’oggi non è in calendario.
A confermarlo, l’onorevole del Partito Democratico Cinzia Fontana. “Ad oggi la proposta non è in calendario, ma non escludo a priori che potrebbe essere inserita, anche se è molto difficile. Il calendario – spiega Fontana – cambia in continuazione, ma i decreti che vanno esaminati prima della pausa estiva sono tanti e hanno maggiore priorità. Dal decreto del ‘Fare’ alla riforma costituzionale, fino alla legge elettorale, sono tutti provvedimenti che vanno affrontati prima e comunque messi in calendario ad agosto per poi proseguire a settembre. La stessa legge contro l’omofobia, che non sarebbe un decreto d’urgenza, molto probabilmente verrà calendarizzata in quanto è un segnale politico che dobbiamo dare. Ma ripeto, non escludo che vada inserita, anche se le possibilità sono minime”.
Dito puntato contro Pd e Pdl, invece, da parte della Lega Nord che avrebbe voluto una riforma differente, e non solo una proroga. Ma anche la mancata calendarizzazione della proroga non piace al Carroccio. “E’ un’indecenza che il Governo si preoccupi di cose secondarie rispetto alla proroga della riforma sulla geografia giudiziaria”. Lo ha detto Erika Stefani, capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia al Senato. “La Lega protesta ufficialmente per la mancata calendarizzazione della proroga e spiegheremo ai territori quali siano per l’esecutivo e la maggioranza che lo sostiene le vere emergenze, come ad esempio la legge sull’omofobia o lo svuotacarceri o la prossima amnistia. Nulla invece a riguardo di misure che semplifichino la vita dei cittadini e sburocratizzino le aziende. La soppressione di molte sedi giudiziarie al Nord comporterà complicazioni incalcolabili per aziende e cittadini. E’ una vergogna, questo è un governo anni luce lontano dal sentire comune”.
“Purtroppo quanto affermato di recente dalla Lega trova la sua conferma con questi ultimi atti, vale a dire la totale responsabilità del Partito Democratico e del Popolo della Libertà per la prossima chiusura del tribunale di Crema”, ha commentato il segretario cittadino della Lega Nord Dino Losa. “Il manifesto affisso nelle settimane scorse dal movimento era e resta a testimonianza anche delle colpe che gli esponenti locali dei due partiti devono assumersi per non essere stati in grado, nonostante innumerevoli dichiarazioni a mezzo stampa, di fare pressione sui loro organi nazionali”.
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