Cronaca

Concorso dirigenti scuole nel caos, Liuteria senza preside né autonomia

Scuole senza dirigenti titolari, nuovi istituti comprensivi tutti da organizzare in assenza di certezze, fusione Apc – Marazzi in alto mare, nonostante l’impegno dei docenti, da ultimo l’enigma del futuro della scuola di liuteria Stradivari che oltre a non avere un preside non avrebbe i numeri che le garantiscano autonomia. Il mancato inserimento in ruolo dei dirigenti scolastici, a seguito del pasticcio sul concorso pubblico, sta creando parecchi problemi di programmazione alla scuola.  A quella cremonese in particolare, dove da settembre prenderanno il via i cinque nuovi istituti comprensivi che mettono insieme scuole materne, elementari e medie nell’ottica della verticalizzazione. Per ora sono soltanto voci quelle che riguardano i futuri dirigenti degli IC, con Piergiorgio Poli in pole position per il n. 1 (Scuola media Campi – elementare Trento e Trieste), Giovanna Fappani per la Vida-Realdo Colombo; Giovanni Miglioli per la media Virgilio – elementare Monteverdi. “Si sta delineando una situazione kafkiana”, afferma un dirigente a proposito della mancata immissione in ruolo dei dirigenti vincitori di concorso. “Da quello che si comprende, la nuova commissione dovrà ricorreggere  gli scritti e l’iter ripartirà da lì. Se a Cremona non cambierà nulla, a settembre si andrà ancora a reggenza, il che non risolverà  i problemi di cattiva gestione delle scuole, che in questo modo vengono gestite solo per la normale amministrazione”.

Sul tema interviene il sgeretario della Flc Cgil Lombardia Corrado Baracchetti: “La sentenza emessa dal Consiglio di Stato non ha che da essere eseguita. Piaccia o non piaccia. A me non piace perché non poggia su fatti, ovvero, prove; perché è emessa sulla base del “presunto” e perché per altre Regioni che hanno usufruito della stessa modalità organizzativa e degli stessi strumenti nessuno si è immaginato di “presumere”.  Infine non mi piace perché l’Amministrazione, ovvero, lo Stato con l’annullamento del Concorso regionale per i Dirigenti Scolastici della Lombardia annulla una parte di sé e ciò non fa comunque bene al Paese.
Ora se lo Stato vuole riabilitarsi da questa brutta immagine che di sé ha dato ha solo due cose da fare: avviare già da oggi le conseguenze dell’esecutività della sentenza. Prima lo farà, prima le nuove operazioni concorsuali potranno chiudersi e prima si riabiliterà agli occhi di tutta la scuola pubblica. Maroni e Aprea, de Sanctis e Maviglia devono chiedere al MIUR corsie e tempi preferenziali per l’istituzione della “nuova” Commissione e fissare un calendario “stretto” delle operazioni in modo che, una volta concluse, i “nuovi” vincitori si possano immediatamente insediare nelle scuole e ciò anche ad anno scolastico avviato. La seconda. In considerazione che il 36,3% delle scuole autonome della Lombardia, esattamente 418 su 1.151, non potranno essere gestite da un Dirigente titolare ma da un “reggente”, e che tradotto in concreto significa 418 Dirigenti titolari su 737 attualmente in servizio, ovvero il 56,7%, occorre che l’USR e Regione Lombardia si adoperino per richiedere quote di organico aggiuntivo da destinare a semiesoneri ed esoneri da collocare su progetti funzionali di sostegno alle operazioni di gestione della “reggenza”.

A Cremona capitale mondiale della Liuteria, l’istituto superiore Stradivari è quello messo peggio per più di un motivo. Il preside reggente Mariano Gamba sta per terminare l’incarico, ma la scuola non ha ancora ricevuto risposte da Roma sulla deroga dai parametri numerici per ottenere l’autonomia. “Il direttore generale dell’Usr Lombardia De Sanctis – spiega il vicepreside Giorgio Scolari – ha assicurato  il suo interessamento, ma noi stiamo ancora aspettando. Non possiamo fare altro”. Il numero di studenti per essere riconosciuta scuola autonoma è di 600 unità. Le sezioni Liuteria, Moda e Design e il liceo Musicale dell’istituto Stradivari arrivano a circa 420. Oltre al dirigente scolastico, la deroga tanto attesa dal Ministero riguarda l’invio del dirigente amministrativo e di altro personale di segreteria. Per il personale docente invece, grazie ad un progetto quinquennale avviato due anni fa, la scuola ha potuto effettuare una selezione per individuare insegnanti ad hoc, adeguando gli insegnamenti alla specificità di un corso (Liuteria)  in cui il 70% degli iscritti ha già un diploma di scuola superiore e provengono da tutto il mondo. Attraverso un bando pubblico riservato ai docenti lombardi con preferenza per quelli di ruolo a Cremona,  hanno ottenuto il gradimento i professori: Marina Antoldi, Angela Alessi, Vincenza Di Vita, Fabio Perrone (Cremona); Michela Zaccaria, Maria Pia Scotti, Ivano Turco (altre province).

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