Cronaca

Polo via Mantova, proteste in vetrina contro la Giunta Perri

Mancano pochi giorni al consiglio comunale di lunedì chiamato ad esprimersi sul Pgt. Confcommercio e Confesercenti non si placano sul Polo commerciale di via Mantova previsto dal piano vicino a San Felice. Il presidente dell’Ascom Claudio Pugnoli e quello di Confesercenti Giuseppe Bini – nel corso di una conferenza stampa a palazzo Vidoni – hanno lanciato una campagna informativa dal titolo ‘Caro sindaco Cremona ne ha abbastanza”. Da domani (venerdì) tutti i negozi, anche quelli sfitti, saranno tappezzati dalle locandine contro il Comune.

“Il Comune ha pochi giorni per ripensare l’intervento su via Mantova che strangolerà il centro cittadino – ha esordito Pugnoli – La città per certi versi ci è matrigna: ha penalizzato il tessuto commerciale. La concorrenza fa parte del nostro lavoro, ma tra noi e le medie superfici ci sono condizioni troppo diverse, ad esempio in centro aumentano le tariffe dei parcheggi, fuori ci saranno posti liberi, da noi il peggio, agli altri il meglio”. Pugnoli ha, inoltre, evidenziato il censimento delle attività della Camera di Commercio: nel primo trimestre hanno chiuso 55 negozi di vicinato.

“Terrificante l’ipotesi di una saldatura tra il Polo di via Mantova e l’Iper che ha chiesto di espandersi su 44mila metri quadrati – le parole del presidente di Confesercenti Bini – Bene che la regione spinga sui Duc, ma la stalla viene chiusa quando i buoi sono già scappati”.

La riduzione al 6% delle superficie commerciale del Polo decisa dalla Giunta, viene giudicata un ‘contentino insufficiente’ dai commercianti: “Il nuovo Polo si troverà a 4,5 chilometri dal Torrazzo – hanno aggiunto Ascom e Confesercenti – e le medie superficie potranno essere ben più di tre perché variano dai 250 metri quadri ai 2mila 500 ciascuna”.

“La città ha già raggiunto lo stato di saturazione di medie e grandi superfici di vendita – il parere delle due associazioni di categoria – Con il Polo di via Mantova avremo più cemento e inquinamento, meno negozi di vicinato, più abbandoni del centro storico, meno servizi alle persone e meno benefici per tutti”.

“Per l’osservatorio regionale – ritengono Pugnoli e Bini – tra 2008 e 2011, siamo passati da poco meno di 25mila metri quadrati a 32mila metri quadrati di grandi superfici commerciali (escludendo gli insediamenti autorizzati ma non realizzati). Senza considerare gli agglomerati di medie superfici che di fatto costituiscono poli attrattivi esterni alla città. Come è quello di via Mantova. Per il Cersi la nostra città è ai primi posti in regione per medie e grandi superfici di vendita. Un primato poco invidiabile, Lo abbiamo ribadito anche nelle nostre osservazioni al Pgt, senza che ottenessero la giusta attenzione”.

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