La Giunta Perri-Nolli è sotto assedioStangate su rette e parcheggiCrescono le proteste in città
La Giunta Perri-Nolli è sotto assedio. Anche all’interno della maggioranza si sono aperte crepe pericolose sulla tenuta dell’esecutivo (l’ultimo atto, la commissione di venerdì scorso con Ghidotti che ha minacciato di votare contro il Pgt). Gli ultimi provvedimenti (“necessari e non traumatici” secondo il vicesindaco e assessore al bilancio) con il rincaro delle rette per le scuole d’infanzia, l’aumento del costo orario dei parcheggi, la stesura di un Pgt che danneggia il commercio hanno provocato una protesta che non è solo politica ma che sta contagiando l’intera città. Le firme raccolte dalle famiglie che usufruiscono dei servizi scolastici del Comune contro gli aumenti (oltre 500 con genitori e nonni in prima fila nella raccolta e nel volantinaggio), la mobilitazione online che sta effettuando la rete donne sullo stesso argomento, la protesta degli stessi dipendenti comunali: tutti segnali che indicano il livello di impopolarità che questi provvedimenti stanno avendo in città.
Su Facebook sta dilagando anche il tam tam di un gruppo di genitori, amici, nonni e parenti che si danno appuntamento questo pomeriggio alle 15,30 a palazzo comunale dove verrà presentata per la prima volta ufficialmente la manovra finanziaria locale. L’evento, lanciato il 21 giugno da Michele Boz, ha raggiunto oltre 1500 persone, con finora 44 adesioni. ‘Importante – è il contenuto del post – dimostrare attraverso la presenza in consiglio comunale che siamo famiglie e genitori reali, che vorrebbero essere coinvolte nelle decisioni che direttamente le riguardano e riguardano ilfuturo e le opportunità dei loro figli”. Firmato: mamme, papà, amici, nonni e semplici cittadini, molte foto di genitori con bimbi, alcuni dei quali che partecipano solo virtualmente trovandosi già al mare. E’ stato creato anche un logo, preso a prestito dall’emblema del bancomat, per veicolare l’idea del prelievo pubblico dalla tasche dei cittadini.
E poi c’è la stangata sui parcheggi che pongono Cremona ai vertici del costo medio orario tra le città delle nostre dimensioni. Dai commercianti l’ostilità nei confronti del provvedimento è totale. Si teme un nuovo impoverimento del centro storico, già a dura prova per gli effetti della crisi del commercio e dal proliferare dei centri commerciali (con la Giunta che nella stesura della variante al Pgt ne ha ipotizzati di nuovi). Com’è possibile incentivare l’arrivo in centro se si aumenta il costo del ticket parcheggio a favore di una società privata? Ed in più è già all’orizzonte la Tares (per la quale la Lega – all’opposizione in città – ha chiesto un rinvio dell’applicazione) che creerà ulteriore tensione e sicuramente malumori e proteste.
Come uscirne? La Giunta vuole tirare dritto per la sua strada nonostante i maldipancia di alcuni assessori che privatamente si smarcano dall’asse Perri-Nolli. Da mesi anche il quotidiano locale bastona le scelte dell’Amministrazione, dopo averne favorito la vittoria elettorale e sostenuto i primi tre anni di governo. Le associazioni di categoria del commercio sono sulle barricate da mesi. I cittadini si stanno organizzando per protestare. C’è futuro per la Giunta?
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