Cronaca

Museo Violino, il 31 agosto trasloca la collezione di Archi del Comune Commissione in Provincia 'La posizione dell'Ente rimane congelata'

Il 31 agosto chiude la collezione ‘Gli archi di palazzo comunale’ in Comune. I dodici strumenti, uno su tutti “Il Cremonese 1715”, costruito da Antonio Stradivari nel 1715, verranno trasferiti al Museo del Violino. Lo ha detto il membro del Cda della Fondazione del Museo del Violino e capo di Gabinetto del sindaco Oreste Perri, Walter Montini. L’occasione, la relazione in commissione Cultura della Provincia da parte dei rappresentanti del Museo del Violino. Una commissione informativa. Un tentativo di ricucire i rapporti tra Mdv e Provincia, dopo che la Giunta Salini ha bocciato lo statuto della nuova Fondazione e poi ha ritirato l’ordine del giorno in sede di consiglio. Presente al tavolo il nuovo direttore generale del Museo Virginia Villa, assente il sindaco Perri.
“Mi sono assunta l’impegno di approfondire la questione in commissione dopo il ritiro in consiglio delle delibera – ha esordito l’assessore Chiara Capelletti – Eccoci qui ora che il Cda si è costituito. La posizione della Provincia è ancora congelata rispetto allo statuto e alla partecipazione attiva dell’Ente nel progetto. Sottolineo, però, che la Provincia non è del tutto assente visto che, tramite il Distretto Culturale, ha stanziato 220mila euro per i macchinari che il Politecnico utilizza nel laboratorio all’interno del Museo del Violino. L’amministrazione provinciale ha dinamiche diverse dagli altri soci privati. Ha espresso perplessità sulla sostenibilità della gestione e su questo stiamo ancora attendendo risposte. Non possiamo aderire a scatola chiusa, ma preferiamo adottare un approccio serio proprio per la grandezza del progetto”.
Intanto, al Museo del Violino si sta lavorando per l’inaugurazione del 14 settembre (esordio in occasione del Festival Stradivari) e per la gestione complessiva. “Il cda si riunisci ogni 15 giorni – ha detto Montini – Ora che il giocattolo va costruito vogliamo entrare come Cda in ogni questione, prendendo in esame tutti gli aspetti”. Approvata la convenzione con il teatro Ponchielli per la gestione dell’Auditorium e per la biglietteria, decisi costi e criteri per l’affitto dell’auditorium stesso (3mila euro per un concerto, 500 per una registrazione), definito e votato l’accordo con i due poli universitari (Politecnico e Università di Pavia) per i laboratori. “Qual’ora la Provincia decidesse di aderire – ha concluso Montini – dovrebbe solo dirlo e versare la quota. Poi si studierebbero i meccanismi per aggiungere l’Ente alla struttura del Museo”.
“Le difficoltà ci sono – ha ammesso il direttore generale del Mdv Virginia Villa – Per quanto riguarda la gestione stiamo studiando una serie di collaborazioni per vedere da qui a dicembre come funzionano le cose, utilizzando quel poco personale che era della Fondazione Stradivari e un addetto stampa. Chiediamo ai privati, non solo ad Arvedi, un aiuto, abbiamo quote e donazioni di Friends of Stradivari (80mila euro nel 2012), cercando di coinvolgere anche dei volontari. Facciamo uno sforzo per aprire, poi costruiamo. E’ un’occasione da non perdere. Ci piacerebbe che il Museo del Violino diventi oltre a Museo, un luogo di incontro e uno spazio dove far vedere cose nuove, aprendoci a livello internazionale, per tutto il territorio”.
Hanno chiesto una revisione della posizione da parte della Giunta Perri e un riavvicinamento al Museo del Violino il consigliere Torchio (“Preoccupazioni illegittime della Provincia, ma è responsabilità dell’Ente farne parte”), da Virgilio del Pd (“Auspico che la Provincia possa fornire il suo contributo, anche se le domande sul percorso di autonomia della struttura restano. L’assenza del sindaco è l’emblema della situazione con i due Enti, Comune e Provincia, distanti su questa partita”), da Araldi (“Realtà troppo importante perchè la Provincia resti fuori”), Dusi di Rifondazione (“E’ una sconfitta politica, bisogna recuperare: adesso non siamo gli attori del progetto”), da Trespidi dell’Udc (“Le obiezione di questo Ente sul piano finanziario rimangono finché non vengono risolte, però mi auguro che la Provincia faccia scelte per recuperare”.

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