Palazzo Grasselli ancora nel piano alienazioni E volontari puliscono il parco-giardino
Palazzo Magio Grasselli resta nel piano delle alienazioni del Comune per il 2013, allegato al Bilancio di previsione. Nonostante la Sovrintendenza abbia intenzione di negarne la cessione. L’immobile, 3400 mq di superficie lorda vendibile, viene valorizzato 4 milioni di euro. Attualmente è ancora occupato da cinque affittuari. I contratti già scaduti non vengono rinnovati, ma sono prorogati verbalmente.
L’amministrazione comunale aveva chiesto parere scritto circa la possibile vendita alla Direzione generale per i beni culturali e paesaggistici lo scorso 3 settembre e il diniego era arrivato in dicembre. Esisteva comunque un precedente parere del Ministero, risalente al 2006 che dichiarava di particolare interesse artistico e storico il palazzo e il suo contenuto, quindi meritevole di fruizione pubblica. Quella che non c’è mai stata e che nemmeno la precedente amministrazione Corada è stata in grado di valorizzare.
L’amministrazione Perri da tempo sta pensando di disfarsi di questo gioiello con sale affrescate e con residue testimonianze gli arredi lignei, che potrebbe esercitare un notevole richiamo turistico, per cremonesi e non. C’è già chi pensa ad una petizione per bloccare eventuali messe all’asta del palazzo che tuttavia potrebbe anche finire nel Fondo Immobiliare Eridano a cui il Comune sta ancora valutando se aderire. In esso è stato già conferito dall’amministrazione provinciale quasi tutto il suo patrimonio, compreso il complesso storico di Santa Monica.
Ma oltre ai pregi architettonici, palazzo Grasselli si segnala per il bellissimo parco-giardino in fondo al cortile, non fruibile. Da circa un mese i volontari dell’Archeoclub, coordinati dalle serre comunali e con la collaborazione dell’Istituto agrario Stanga, stanno effettuando un meticoloso lavoro di pulizia dalle erbe infestanti che avevano reso impraticabili i vialetti. L’edera sta soffocando alberi secolari, tra cui un gigantesco platano centenario, un vero e proprio monumento naturale. E il canneto, per quanto suggestivo, sta guadagnando terreno. Il lavoro dei volontari è già di notevole effetto e sta consentendo quantomeno di entrare in una vera e propria foresta urbana. Purtroppo chiusa a tutti, compresi gli inquilini.
Giuliana Biagi
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