Comune 'riorganizzato', Rsu: 'Mancano indicatori Dipendenti non coinvolti'
Nell’ipotesi di riassetto della macchina comunale non tutto è chiaro. La pensa così la delegazione della Rsu presente all’incontro di esposizione dei risultati dello studio realizzato per conto dell’amministrazione dalla ditta Pragmata: riduzione a sette dirigenze, via il direttore generale (obbligatorio per legge), 22 posizioni organizzative sparse in tutti i settori.
Ora, le osservazione della Rsu. “Nonostante venga dichiarato iun approccio alle attività dell’ente con una visione orientata ai processi, l’operazione che viene proposta mostra una semplice aggregazione di funzioni in metà degli attuali ruoli dirigenziali. In una slide della proiezione si parlava di ‘modulazione di funzioni sul nuovo assetto della dirigenza e saranno gli stessi dirigenti a ridisegnare poi i processi al loro interno”. Altro tassello mancante, secondo la Rsu, gli indicatori. “Questa rimodulazione – scrive il sindacato – si propone di migliorare l’efficienza ma non dice, né a noi, né ai cittadini, quale metro usare per misurarla. Senza indicatori, tra un anno, due o tre, può arrivare un nuovo esperto che ci dice che per migliorare dobbiamo fare dieci aree oppure tre , tanto nessuno misura mai e quindi sono sempre tutti bravi”.
“Non è chiaro – aggiunge la Rsu – come questa operazione di collochi nel Sistema Performance e nello studio non sono stati coinvolti i dipendenti. E’ vero che un gruppo di lavoratori ha partecipato alle rilevazioni, non potevano fare altrimenti. Il coinvolgimento che intendiamo noi però è un altro e questo Comune lo sa bene perché nel 2006 l’84% del personale aveva contribuito a fare un quadro della situazione molto chiaro: così chiaro che sentire, periodicamente, delle ovvietà comincia ad essere irritante”.
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