Alzheimer: la cura a Cremona Solidale, incontro di riflessione
Proficua mattinata, quella di ieri a Cremona Solidale, dedicata alla cura della persona affetta da Alzheimer, alla presenza di molti operatori del territorio.
Un tema particolarmente impegnativo, difficile da trattare; una strada ancora piena di ostacoli ma con qualche buona pratica da sperimentare e mettere in campo, come è avvenuto a Cremona Solidale.
La giornata ha preso avvio dalla sperimentazione del modello protesico attuata nel nucleo Alzheimer e ha rappresentato la conclusione di un percorso impegnativo ma di grande soddisfazione che ha coinvolto tutti, operatori, ospiti, familiari.
Una azione significativa fatta di formazione, riflessione, modifiche radicali nell’ambiente, nello stile di approccio alla persona con Alzheimer, supportato da una buona raccolta di dati e di indicazioni.
L’intervento Protesico condotto ha dato esiti nella riduzione dei problemi del comportamento quali agitazione, aggressività, wandering e rallentando il declino delle capacità funzionali, promuovendo così il benessere della persona demente e diventando elemento “terapeutico”.
L’intervento ambientale protesico ha dato ottimi risultati anche per i familiari e per il personale.
In sintesi, uno stile di lavoro radicalmente diverso, il riconoscimento del malato di Alzheimer come portatore di bisogni che vanno capiti, interpretati, assecondati.
Un incremento delle abilità residue della persona malata, la riduzione del comportamento disastroso, la diminuzione dello stress della persona malata ma anche da parte del personale, l’utilizzo delle preziose informazioni storico biografiche della persona fornite dai familiari, uno spazio da vivere in tutta sicurezza.
Hanno aperto la giornata gli interventi del Presidente di Cremona Solidale Dott. Ruggeri che ha presentato il programma di iniziative del mese di giugno, il saluto del Direttore Generale Dott Gipponi e dell’Assessore Prof Amore.
La lezione magistrale del Dott. Villani sulle novità della diagnosi precoce della demenza, seguita dalla analisi delle problematiche dei pazienti al domicilio, effettuata dalla Dott.ssa Barchiesi dell’ASL di Cremona, ha aperto la strada per la trattazione di quanto realizzato a Cremona Solidale, con gli interventi del Direttore sanitario Dott. Pani, della Capo presidio IP Scalvenzi, degli operatori del nucleo Alzheimer e dei tecnici Marco Fumagalli, Educatore e Docente Team manager Modello protesico e del Dott. Fabrizio Arrigoni, Psicopedagogista e Filosofo.
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