Recupero aree dismesse e high tech: Il Comune fa lo sconto a chi investe
La Giunta comunale ha approvato le misura di incentivazione per le imprese che decidono di insediarsi nelle aree dismesse e in alcune zone di nuova urbanizzazione previste nel Pgt, al fine di stimolare la ripresa economica. I contenuti del ‘Pacchetto localizzativo’ erano stati più volte annunciati dall’ex vicesindaco Malvezzi; adesso sono scritti nero su bianco e dovranno essere approvati dal Consiglio Comunale per diventare attuativi. Anche con una certa fretta, e precisamente prima dell’approvazione del Bilancio 2013 che, introducendo nuove norme sulla fiscalità locale, ne renderebbe più difficile l’applicazione.
Le agevolazioni previste sono di natura amministrativa (snellimento delle pratiche burocratiche e velocizzazione) e appunto fiscale – tributaria.
Agevolazioni di natura urbanistica riguardano gli ‘ambiti di trasformazione’ del Pgt, quindi aree attualmente a destinazione diversa, nelle quali sarà possibile insediare funzioni complementari, come terziario e commercio, a fronte di accordi convenzionati. In pratica, il privato presenta un piano attuativo, il Comune si dà tempo massimo di risposta entro 60 giorni, quindi firma della convenzione. In essa il privato si impegna a a realizzare le opere di urbanizzazione in tempi ridotti mentre il rilascio dell’agibilità degli edifici a destinazione commerciale sarà subordinato alla realizzazione e cessione di eventuali opere di urbanizzazione (primaria e secondaria) legate anche alla parte produttiva convenzionata.
Gli oneri di urbanizzazione saranno ridotti progressivamente, dal 10 al 32%, a seconda della classe energetica degli edifici, con ulteriori riduzioni per coloro che andranno oltre le prescrizioni di legge.
Un trattamento particolare viene riservato alle aree dismesse di via Sesto, via Picenengo, via Bastida, S. Felice, ex Armaguerra, ex Piacenza Rimorchi, ex Annonaria: esenzione dal versamento degli oneri di urbanizzazione primaria per le attività industriali e artigianali, eccedenti il costo di realizzazione delle necessarie opere di urbanizzazione a carico dei lottizzanti; riduzione del 50% degli oneri di urbanizzazione secondaria e smaltimento rifiuti da corrispondere per attività industriali, artigianali e del quaternariato avanzato (information tecnology). Queste stesse aree, oltre a quelle del Porto, saranno ‘graziate’ anche dall’Imu. Il Comune si impegna a non aumentare l’aliquota dello 0,76% in vigore attualmente (potrebbe farlo, fino a un massimo dello 0,3%). ‘L’agevolazione – si legge nel Piano – si applica per la durata di 5 anni dalla data di insediamento della nuova attività produttiva, come risultante da visura camerale. I fabbricati per aver diritto all’agevolazione in questione devono essere posseduti ed utilizzati dal medesimo soggetto esercente l’attività di nuova costituzione, ovvero da altro soggetto giuridico esercente che diventi proprietario dell’immobile soggetto all’aliquota agevolata e che continui la stessa attività; – ristrutturazione di edifici dismessi destinati all’insediamento di nuove attività produttive a carattere industriale, artigianale e relativi magazzini e depositi realizzati nelle aree dell’ex Armaguerra, dell’ex Piacenza Rimorchi’.
Ulteriori sconti varranno per la Tassa rifiuti.
Di tutte queste aree la più prossima a partire sarà quella collocata in una porzione dell’ex Macello che l’AEM sta cedendo ai privati del consorzio Crit (Cremona Information Technology), con la partecipazione di AemCom e del Politecnico, ossia il Polo Tecnologico. A fine maggio scadevano i termini per la presentazione in Regione del progetto esecutivo, necessario per poter accedere allo sblocco del finanziamento da 1 milione di euro ottenuto attraverso il bando Aster. Il costo delle aree da acquisire era uno dei nodi su cui negli ultimi mesi, il progetto sembrava quasi sul punto di arenarsi.
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