Cronaca

Tares, nessun passo indietro, a Natale pagheremo anche il doppio rispetto alla Tarsu

Che si estenda o meno la raccolta differenziata a tutta la città, una cosa è certa. Tra le stangate di quest’anno ci sarà anche il nuovo tributo comunale sui rifiuti, la Tares. Se non interverranno modifiche legislative, quest’anno le famiglie arriveranno a pagare anche il doppio rispetto alla vecchia Tarsu, andata in pensione il 31 dicembre. Le prime due rate della Tares, con scadenze non ancora definite ma presumibilmente tra giugno-luglio e settembre-ottobre, saranno paragonabili come importi a quanto pagato gli anni scorsi. La mazzata arriverà sotto Natale, con la maxi rata finale che dovrà consentire al Comune di coprire l’intero costo di gestione del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Questo succede per effetto dell’entrata in vigore del regolamento sulla determinazione della tariffa dei rifiuti urbani vecchio di quasi 15 anni (è il n. 158 del 1999, firmato presidente Scalfaro) ma malauguratamente messo in attuazione dal Governo Monti nel bel mezzo di una crisi epocale.

A definire ‘ignobile’ la portata del provvedimento è anche l’assessore all’Ambiente del Comune, Francesco Bordi (nella foto), che relazionerà a breve, in pre-giunta, sull’argomento. Preannunciando l’entrata in vigore graduale, ma alla fine massacrante, della nuova tariffa. ‘ Io spero che in questi mesi si riesca ancora a bloccare l’applicazione di un regolamento nato in altri tempi e in tutt’altro contesto. Vero è che da noi la Tarsu non è mai stata adeguatamente ritoccata al fine di raggiungere una maggiore copertura dei costi. Ma è altrettanto vero che lo Stato non ha mai obbligato i Comuni a passare dalla Tarsu alla Tia. Adesso dobbiamo raggiungere la copertura del servizio in breve tempo e questo sarà una salassata per  famiglie e attività produttive. Un ‘mangia – tredicesima’ sotto Natale, se vogliamo chiamarla così”.

Il gap da colmare con Aem Gestioni, che svolge il servizio per conto del Comune, è di 1,5 milioni di euro. Ce li preleveranno dalle nostre tasche, secondo il criterio che chi produce di più (quindi, ad esempio famiglie numerose) pagherà di più. Tutti da definire –  in base alle numerose norme che compongono il regolamento –  i rincari per le imprese e non ha caso queste hanno alzato  da tempo le barricate. L’assessore all’Ambiente aveva provato, ad inizio anno, a spingere sul pedale della raccolta differenziata a oltranza (obiettivo 100% in tutta la città, con rigida separazione domestica secco / umido)  in modo da graduare il peso della Tares premiando chi differenzia di più e penalizzando chi butta tutto nel sacco nero. Ma la cosa non è riuscita. per Cremona sarebbe stata una rivoluzione, non facile da compiere in pochi mesi. ‘Solo con la messa a regime della differenziata al 100% si arriverà a pagare di meno’, ricorda Bordi. Per quest’anno non succederà.

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