Fuga, inseguimento e schianto: patteggia sei mesi e chiede scusa
Ha patteggiato sei mesi, pena sospesa, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni, il 50enne della provincia di Parma fermato ieri pomeriggio a San Felice dopo un inseguimento con i vigili urbani iniziato a Roccabianca, in provincia di Parma, e finito a Cremona. L’uomo era alla guida della sua Fiat Punto quando ha imboccato una rotonda in senso contrario. La manovra è stata notata dagli agenti della municipale che gli hanno imposto l’alt. Un ordine che l’automobilista non ha rispettato, dandosi alla fuga. I poliziotti lo hanno tallonato per una trentina di chilometri fino alle porte di Cremona. Poi l’auto del 50enne, speronata dalla vettura della municipale, è stata costretta a fermarsi. Nella collisione sono rimasti coinvolti in tre: il 50enne e due agenti. Nessuno, per fortuna, ha riportato lesioni gravi. Una volta sceso, il fuggitivo ha dato in escandescenze ed ha sferrato un pugno ad uno dei carabinieri intervenuti sul posto. Alla fine è stato riportato alla calma e arrestato. Questa mattina nei suoi confronti è stato celebrato il processo per direttissima davanti al giudice Pierpaolo Beluzzi. L’imputato era assistito dall’avvocato Fabio Galli, che ha chiarito che il 50enne, diversamente da quanto era emerso in un primo tempo, non era ubriaco. “Il mio cliente ha chiesto scusa”, ha detto il legale, “non sa spiegarsi cosa gli sia successo”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA