Cronaca

Falsi veggenti, nuovi arresti: a Cremona attivata casella postale

A Cremona, Fidenza e San Donato Milanese avevano attivato caselle postali dove si facevano spedire buste imbottite raccomandate con all’interno cospicue somme di denaro. Un maxi raggiro scoperto dai carabinieri di Frosinone che hanno arrestato la “Maga Gemma”, una 36enne di Piacenza responsabile di truffa aggravata commessa nel campo esoterico nei confronti di un’ignara vittima del frusinate soggiogata con false profezie e costretta a dilapidare un patrimonio di circa 200mila euro. L’episodio era concertato nell’ambito di un sodalizio criminale con base logistica a Piacenza ed operante in tutto il territorio nazionale. Gli autori, mediante una diffusione pubblicitaria inneggiante sedicenti maghi dotati di poteri paranormali in grado di risolvere problemi sentimentali, lavorativi, di salute, hanno attirato in vere e proprie trappole una moltitudine di persone di tutta Italia. Alle vittime erano richieste consistenti somme di danaro contante, necessarie per procedere alla complessa e articolata valutazione dei problemi. Le vittime, individuate in Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Emilia Romagna Toscana, Lazio, Abruzzo, Marche Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, subito dopo la spedizione dei soldi dovevano necessariamente distruggere la ricevute, altrimenti i malefici non sarebbero stati sconfitti”. Le indagini sono iniziate agli inizi del 2012 e terminate con le emissioni di ordinanza di custodia cautelare da parte del gip di Frosinone per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata. I carabinieri di Piacenza hanno dato esecuzione al provvedimento arrestando un 40enne di origine pugliese, una 47enne, già colpita da analogo provvedimento il 21 novembre 2012 in seguito alla prima fase investigativa, ed una 52 enne (entrambe si trovano agli arresti domiciliari), mentre è attivamente ricercato un 45enne già gravato da un altro provvedimento emesso in epoca antecedente per altri fatti analoghi tutti avvenuti a Piacenza.

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