Cronaca

Per gli immobili di cui era proprietaria ora la Provincia spende 2 milioni di affitti

L’affitto più caro la Provincia lo sta pagando per la sua sede, palazzo Tinti Pallavicino di corso Vittorio Emanuele II: 626.418 euro, iva esclusa, che fanno 52mila euro al mese. 222mila euro vale il malconcio e mezzo vuoto palazzo dell’ex Provveditorato agli Studi di piazza XXIV Maggio. Un vero spreco di uffici, visto che il personale del Ministero dell’Istruzione si sta sempre più riducendo e molte funzioni sono state trasferite negli uffici regionali.

Vuoto e in attesa di essere venduto è pure il palazzone anni Trenta di corso Vittorio Emanuele 13 che ospitava il Genio Civile: secondo vecchi progetti è qui che dovevano trasferirsi per l’appunto gli uffici del Miur. Per il momento è vuoto e la Provincia sborsa 6.377 euro al mese per l’affitto, 76.000 all’anno. Sono solo alcuni degli immobili conferiti dall’amministrazione Salini al fondo immobiliare Eridano (gestito dalla Prelios sgr) con effetto 27 dicembre 2012. Avendone ceduto la proprietà, la Provincia si trova ora nelle condizioni di qualunque inquilino, tenuto a pagare, oltre alle locazioni mensili,  la sua parte di marche da bollo e spese di registrazione (10.000 euro), deposito cauzionale di tre mensilità (375mila euro), e soprattutto affitti per un totale annuo di 1 milione 815mila euro, Iva inclusa.  Lo scopo del Fondo è quello di ricavare una liquidità immediata che consenta all’ente i compensare i vistosi tagli dei trasferimenti statali che a fine 2012 rendevano quasi impossibile costruire il bilancio e quindi continuare a garantire i servizi.

Ma ha senso pagare una cifra così alta anche per immobili che non servono a nulla a che la Provincia ha conferito al Fondo proprio per mettere sul mercato e valorizzarli? O ancora, come si chiede il consigliere ed ex Presidente Giuseppe Torchio a proposito della caserma dei carabinieri di Casalmaggiore, ‘è davvero un vantaggio per l’Ente, essere passato dalla condizione di pieno proprietario a quella di affittuario?’  Dubbio che si aggiunge ai timori che la cessione al fondo Eridano possa preludere ad una imminente vendita degli immobili e quindi ad un taglio dei servizi  sul territorio (oltre alla caserma c’è anche la sede Inps casalasca). Il caso dell’ex Provveditorato poi è quasi inverosimile: ‘Il Ministero dell’Istruzione – afferma la dirigente dell’Ufficio scolastico Francesca Bianchessi – non paga nulla in affitto, la Pr0vincia lo concede in uso per i fini istituzionali’. In altri termini: l’ente locale paga una locazione per un immobile che non produce alcun reddito. Se la  concessione d’uso gratuita aveva un senso tra enti pubblici (Provincia e Stato), ne ha senz’altro meno alle nuove condizioni.

Stabile di Corso V.Emanuele II, per piano terra e primo la Provincia paga più di 50.000 euro d'affitto annuo

Sono nove gli immobili passati al fondo Eridano, e inseriti nella lista dei nuovi canoni da pagare (oltre quelli che la Provincia già paga ad altri proprietari). Oltre ai citati, ci sono gli uffici di corso Vittorio Emanuele, al civico 28 (piano terra e primo piano), per 51.266 euro l’anno; gli uffici di via Bellarocca e via Belfuso, (del valore rispettivamente di 123.800  e 193mila euro/mese); e poi lo stabile di via Cairoli 12 a Casalmaggiore che costa 76.336 euro, e palazzo Vimercati a Crema (98.400 euro).

La Provincia ha proposto sia al Comune di Cremona che a quello di Crema l’adesione al fondo Erdidano. Per ora Cremona temporeggia: il vicesindaco Roberto Nolli ha dato mandato agli uffici tecnici (che hanno già incontrato i responsabili della società di gestione Prelios)  di valutare attentamente le prestazioni del fondo stesso, prima di aderirvi. A giugno sono attese le prime indicazioni in Giunta.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...