Cronaca

Sottopasso via Persico, rebus via Serafina Sarà aperta o chiusa?

Partono tra le incognite i lavori per il sottopasso di via Persico, il primo dei tre interventi di eliminazione delle barriere ferroviarie che il Comune sta per appaltare (entro fine maggio). Per cautelarsi contro eventuali danni che gli scavi potrebbero apportare ad uno dei condomini prospicienti la ferrovia, il Comune ha affidato nei giorni scorsi un incarico professionale ad un ingegnere, Cesare Capra, per effettuare i sopralluoghi e certificare lo stato dell’arte del condominio ‘ex ante’, ossia prima che i lavori abbiano inizio. Una pratica probabilmente abituale, ma che dà la misura della complessità dell’intervento, da complessivi 13 milioni di euro (incldendo anche i passaggi a livello di San Felice e della vicina via Brescia). L’incarico supplementare costerà al Comune poco più di 6mila euro, tra parcella e oneri vari.

I lavori propedeutici all’inizio del cantiere erano iniziati qualche settimana fa con l’abbattimento delle piante lungo via Persico, appena prima della ferrovia e attorno allo stadio Zini.

Un’altra incertezza è collegata all’assetto viabilistico del dopo lavori. ‘A noi residenti – spiega Maurizio Fazzi, presidente del Comitato di Quartiere Zaist – era sempre stato detto che al  termine dei lavori via Serafina sarebbe stata a senso unico, anche se non era certo in quale direzione. Poi, una decina di giorni fa, incontrandoci in Comune per altri aspetti, era emerso che via Serafina veniva chiusa. Ho risposto che non erano queste le previsioni iniziali ed ho chiesto un approfondimento. poi c’è stata l’assemblea e ho relazionato al quartiere. Adesso sono in attesa di essere ricevuto dai tecnici comunali per capire esattamente quali sono le previsioni per questa strada, molto importante per il quartiere perchè costituisce una delle tre possibilità di accesso e di collegamento con il resto della città’. Allo Zaist infatti accedono in molti da via Serafina (che si stacca da via Persico proprio in prossimità del condominio prima citato); c’è poi il passaggio da via Mantova, tramite il sottopasso di via dei Cappuccini e poi quello di collegamento con la tangenziale di via Fatebenefratelli. Eliminare uno dei questi accessi costituirebbe un problema per un quartiere che già lamenta molti problemi, dall’elevata velocità dei mezzi sui rettilinei, ai vandalismi nel parco del Volontariato (chiesta una telecamera), fino ai sempre attualii problemi legati al disagio giovanile che si acuiscono tra primavera ed estate.

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