Cronaca

Le nutrie dilagano la Provincia tenta la carta della frusta accalappiacani

Le trappole non bastano, ora per arginare la diffusione delle nutrie, la Provincia tenta un’altra strada. Con un impegno di spesa di poco più di 500 euro,il settore agricoltura e ambiente della Provincia di Cremona, deputata al controllo della fauna selvatica, acquisterà una ‘frusta accalappiacani’ per tentare di arginare il fenomeno. Si tratta di un’alternativa alle gabbie / trappole, insufficienti per la cattura delle nutrie in ambito cittadino, come evidenziato da numerose richieste di Comuni. Lo strumento di cattura dovrà essere utilizzato con appositi guanti antimorso ed è tra le metodologie approvate dall’ente deputato al controllo, l’Ispra.

Il problema della nutria è ben noto agli agricoltori cremonesi, ma il roditore è sempre più diffuso anche in ambito urbano,. Il piano provinciale di controllo, con validità 2010 – 2015, prevede due metodologie di abbattimento: mediante fucile, solo da parte di operatori espressamente autorizzati dalle Province, selezionati attraverso specifici corsi di preparazione e utilizando gli armamenti ammessi per l’attività venatoria e la sola munizione spezzata. Il fucile può essere utilizzato su tutti i terreni in cui è concessa l’attività venatoria nel rispetto dei divieti vigenti. L’altro strumento è la gabbia-trappola  con innesco a scatto ed esca alimentare, costituito da un contenitore esterno in alluminio a tenuta stagna e gabbietta interna di costrizione. Le gabbie-trappola sono lo strumento raccomandato per il controllo numerico della nutria. Sono efficaci e possono essere utilizzate tutto l’anno e dappertutto. Una volta catturati, le nutrie vengono soppresse con il cloroformio.

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