Cronaca

Vanoli Basket, vittoria esterna contro Reggio Emilia

La Vanoli ha concluso le trasferte della stagione regolare espugnando per 87 a 78 il palasport di Reggio Emilia. E’ stata la Trenkwalder a conoscere l’attuale forza della compagine di coach Gresta, il quale ha saputo inculcare nei suoi ragazzi la mentalità vincente. A questo punto vien da pensare che se il sodalizio del presidente Vanoli non avesse avuto giocatori fuori per infortunio nell’ultimo mese, avrebbe potuto lottare per un posto nei play-off. Prima frazione all’insegna dell’equilibrio senza che una delle due contendenti riesca a distaccarsi in modo decisiso (21-22 al 10′). Poi è la Trenkwalder a provarci per  due volte  arrivando sino a più cinque con Filloy, Cinciarini e Jeremic ma la Vanoli non ci sta e riesce a recuperare. Nel terzo tempo sono i biancoazzurri protagonisti con Jackson ed uno strepitoso Peric, toccando un vantaggio di 15 punti. La Trenkwalder reagisce con pazienza sfruttando un calo di tensione degli ospiti e con Jeremic e Taylor si riporta sotto sul 62-67 al 30′. La Vanoli non molla la presa e sia sul piano fisico che su quello psicologico non si sente appagata e crede nella vittoria. Così Vitali, Peric e Jackson centrano il canestro da varie posizioni e dalla lunetta mentre Reggio si affida principalmente a Taylor e Jeremic che tuttavia non bastano a contrastare la marcia dei cremonesi che guadagnano un margine di sicurezza con il quale arrivano al traguardo. Domenica al PalaRadi match di chiusura contro la retrocessa Biella. Sarà l’occasione per festeggiare Vitali e compagni, per ringraziarli delle soddisfazioni che hanno regalato ai tifosi in un crescendo di rendimento, centrando l’obiettivo salvezza con largo anticipo. La società del presidente Aldo Vanoli continua nella ricerca di nuovi finanziatori che credano prima di tutto nel progetto basket (a Cremona si sta rivelando molto efficace tra i giovani) e che al tempo stesso diano un contributo consistente per affrontare con tranquillità la prossima stagione.

Marco Ravara

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