Cronaca

Rincari bollette acqua, Comitato: 'I sindaci potevano non votare gli aumenti'

La conferenza dei sindaci ha approvato i rincari sulle bollette dell’acqua 2012 e 2013 (leggi l’articolo). Il Comitato Acqua non ci sta e manda una lettera ai sindaci del territorio per commentare il recente voto in Conferenza dei Comuni con il quale è stato approvato dai sindaci il nuovo Metodo Tariffario Transitorio per il servizio idrico provinciale. La questione spinosa: i primi cittadini erano obbligati ad approvare l’aumento pena sanzioni alle società come sostenuto dall’Atto, oppure no? “Le risposte giunte dai relatori – scrivono quelli del Comitato – hanno concordemente presentato un quadro normativo che non lasciava alternative possibili, in quanto ogni azione differente dall’approvazione del Metodo Tariffario Transitorio (MTT) avrebbe comportato automaticamente l’applicazione retroattiva di una tariffa ridotta allo 0,9 dell’attuale. C’era invece un semplice modo di sottrarsi a questo indegno aumento tariffario senza incorrere in tale “multa”. Per quale motivo questa alternativa non le è stata presentata dai relatori, nonostante le precise domande fatte in aula? Noi crediamo che la risposta stia nella assoluta necessità da parte dei privatizzatori di rinforzare ad ogni costo il ruolo della AEEG, messo in seria discussione in tutta Italia. Si tratta dunque di una partita politica molto ampia” (leggi il documento del Comitato).

Immediato il giudizio sull’operato dell’Ato. “Non si può più avere alcuna fiducia nella imparzialità dei componenti dell’AATO e nei suoi dirigenti – scrive il Comitato ai sindaci – specie quando pongono una questione in deliberazione dicendo “non ci sono alternative”; è ormai una costante l’indegna prassi di sottoporre ai sindaci il materiale oggetto di deliberazione solo poche ore prima della votazione: questa pessima abitudine, oltre a denotare una mancanza pesante di efficienza nei responsabili dell’AATO, rende evidentemente impossibile a voi, nel caso lo voleste, confrontarvi anche all’esterno del vostro ambito strettamente amministrativo e rende contemporaneamente impossibile alla cittadinanza organizzata trovare il tempo di fornirvi (come abbiamo sempre fatto) pareri e consigli su come agire prima che i buoi siano già fuggiti”.
“Non possiamo – si legge nel documento – non lamentare come la Conferenza dei Comuni della Provincia di Cremona resti sorda, con pochissime eccezioni tra cui spicca per coerenza quella del sindaco Venturelli, ad ogni nostra richiesta di applicazione degli esiti del secondo quesito referendario, che porterebbe alla immediata espunzione della remunerazione del capitale investito dalla attuale tariffa e farebbe partire da subito il calcolo delle quote da restituire (con modalità da concordare) a tutti i cittadini per il periodo che va da luglio 2011 ad oggi. In altre realtà italiane è stato fatto. Siamo molto sconfortati di come ci si affretti (senza neppure interporre le dovute cautele, come si è visto) ad obbedire a quello che è un banale e discutibilissimo provvedimento tecnico di una authority e contemporaneamente ci si rifiuti ostinatamente e immotivatamente da ben due anni di obbedire a una legge. Confidiamo che saprete trarre le dovute conseguenze da questo ennesimo brutto episodio e che pertanto metterete in campo immediatamente la vostra capacità di persuasione per far sì che il MTT non passi al prossimo vaglio del Consiglio Provinciale. Così come confidiamo che da domani il vostro atteggiamento nei confronti dell’AATO provinciale, già meritatamente critico e in modo crescente di seduta in seduta, sfoci finalmente in atti concreti”.

Scarica la lettera inviata ai sindaci

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